L'Editoriale

Chi fa davvero gli interessi delle imprese

A ricordarsi che c'è un Paese che ha bisogno di fatti concreti e non di nuove avventure, resta solo il Movimento 5 stelle.

Come se non bastassero le ingerenze estere sulla politica italiana, ieri Enrico Letta se n’è andato in Germania a cercarne di nuove baciando la pantofola al cancelliere Scholz e al Partito Socialdemocratico tedesco (nei sondaggi in Italia allo zero%), mentre la stampa anglosassone ringalluzziva la Meloni sparando sul pericolo fascista e Salvini ringraziava la Madonna di averlo finalmente illuminato su Putin, da cui solo ora si è dissociato.

In secondo piano, invece, le risposte che aspettano i cittadini, a cominciare da come si fa a campare con le bollette alle stelle, e che “cacchio” potrà inventarsi un eventuale governo di Centrodestra in cui gli alleati si detestano. Per non parlare di chi vuole aiutare (e chi no) il Pd che si rifà all’Agenda Draghi.

A ricordarsi che le elezioni sono qui da noi, e non a Berlino o a Londra, e c’è un Paese che ha bisogno di fatti concreti e non di nuove avventure, resta il Movimento 5S, che ieri con Conte a Milano ha fatto un nuovo bagno di folla esibendo i risultati concreti delle sue ricette, come la spinta del Superbonus all’edilizia e alla rigenerazione urbana.

Uno strumento che ha creato oltre seicentomila posti di lavoro, dato respiro a migliaia di imprese, aumentato il Pil e il gettito fiscale, malgrado gli sforzi di alcuni – a partire dal premier – per boicottarlo, così da infilare i soldi nelle tasche dei soliti noti. Fatti che dimostrano chi sta sul serio con le imprese, e chi ci sta solo a chiacchiere, facendo promesse alla Cetto Laqualunque, quando in realtà hanno sempre tolto e mai dato.

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