L'Editoriale

Dare spazio a questa destra è inutile

Niente di nuovo tra i cari alleati della destra italiana: nel 2018 fu Salvini a tradire Meloni e Berlusconi, lasciandoli all’opposizione mentre lui si pappava il Viminale, e ora è Berlusconi che vuole mollare Salvini e Meloni per fare da sostegno al Governo Conte. Begli amici, non c’è che dire. Anche se i numeri della maggioranza al Senato sono traballanti, dell’aiuto del Cav però non c’è bisogno, perché il Gruppo misto è zeppo di scappati da casa il cui solo obiettivo è tirare a campare, e per questo non possono mandare all’aria l’Esecutivo.

È dunque imperdonabile la posizione di parte del Pd, dove si spinge per un accordo con Arcore, dimenticandosi il passato e senza imbarazzi su una questione morale (chi si somiglia si piglia), evidentemente solo per mettere il sedere su qualche poltrona.

D’altra parte, seppure per fiction, i tre partiti del Centrodestra hanno firmato di recente un nuovo patto definito anti-inciucio, e malgrado certi impegni abbiano il valore della carta igienica, restano legati dal loro accordo elettorale, con le responsabilità e le vergogne di ciascuno.

E qui prendiamo la Meloni ad esempio. La signora che cresce nei sondaggi promettendo soldi a tutti con un click ancora ieri si è schierata con il leader ungherese Orbán, a cui si deve il blocco del bilancio europeo e l’arrivo in Italia dei miliardi del Recovery Fund. Orbán, tra l’altro, si rifiuta di garantire per legge quisquilie come la libertà d’espressione. Salvini dal canto suo continua a soffiare sulle piazze, aumentando l’ansia di chi sta patendo gli effetti economici della pandemia. Un disco che suona h24 sulle televisioni di Berlusconi. Ma davvero ci si può fidare di questi signori?