L'Editoriale

Due Giuseppe un solo Movimento

Diciamo la verità: che Movimento 5 Stelle sarebbe senza Beppe Grillo? Visionario, imprevedibile, ha preso a parolacce il sistema e imposto temi come la sostenibilità e l’ecologia a una politica che prima aveva in testa solo privilegi e potere.

Due Giuseppe un solo Movimento

Diciamo la verità: che Movimento 5 Stelle sarebbe senza Beppe Grillo? Visionario, imprevedibile, ha preso a parolacce il sistema e imposto temi come la sostenibilità e l’ecologia a una politica che prima aveva in testa solo privilegi e potere. Ma quanto Movimento ci sarebbe senza Giuseppe Conte, un premier che ha cambiato verso all’Europa dell’austerità ed è apprezzatissimo per aver portato a casa risultati epocali, come il Recovery, il Reddito di cittadinanza, l’erogazione di miliardi di euro a famiglie e imprese durante la pandemia, il ritorno allo Stato di gran parte delle concessioni autostradali, e molto altro ancora.

Quindi i due sono indispensabili, come le braccia e lo stomaco dell’apologo di Menenio Agrippa: se interagiscono l’uomo progredisce, diversamente se ne torna al creatore. Per questo nel travaglio con cui sta nascendo il nuovo statuto M5S, i due hanno messo a confronto le rispettive idee – non sempre identiche, è chiaro – ma senza arrivare a quella frattura per cui ha acceso un cero l’universo mondo della politica italiana e gran parte della stampa di complemento.

Non c’è dubbio, però, che tra breve Grillo e Conte arriveranno a uno statuto efficace. Il punto perciò è un altro: rafforzare con braccia e stomaco anche gli altri organi fondamentali, a partire dagli attivisti straordinari che hanno fatto la storia del Movimento, dai banchetti semiclandestini all’ultima grande manifestazione di piazza contro i vitalizi. E poi ascoltare e recuperare gli eletti che sono andati via per troppo amore dell’idea originaria, lasciando al loro destino quelli che hanno salutato per tornaconto personale.

Nelle raccomandazioni della prima ora, quando i partiti sembravano montagne e i 5 Stelle un topolino, c’era la difesa a testuggine: marciare uniti per difendersi reciprocamente. Una formazione senza alternativa oggi come allora, perché il sistema non ha rinunciato a volerli stritolare. L’abbiamo visto da come li massacrano costantemente su giornali e tv, facendoli passare per scappati di casa e uguali agli altri, mentre in realtà non hanno proprio niente di uguale alla casta dei politici che rubano e ancora oggi si fanno beatamente i cazzi loro.