L'Editoriale

Facciamo un ripasso a Giorgia

Subito una doppia razione di fosforo per la Presidente del Consiglio, Meloni. E non è detto che basti a farle tornare un minimo di memoria.

Facciamo un ripasso a Giorgia

Subito una doppia razione di fosforo per la Presidente del Consiglio, Meloni. E non è detto che basti a farle tornare un minimo di memoria. Quando dice che il suo governo è attaccato con una violenza senza precedenti deve aver completamente dimenticato quante ne ha dette e ne ha fatte proprio lei, soprattutto contro i due governi politici della scorsa legislatura (al contrario dell’opposizione a Draghi che era solo di facciata e strumentale).

Giusto per citare qualche episodio, tutta Italia ha sentito la leader di Fratelli d’Italia dare del criminale all’allora premier Conte, per non parlare di quanto sussurrava esattamente un anno fa sempre contro lo stesso leader M5S, definendolo “Una Merd..”, peraltro senza neppure il coraggio di confermare quanto mostrava inequivocabilmente una ripresa televisiva. Si prenda il fosforo, signora Meloni, e anche un libro per la buona educazione, da condividere con tanti dei suoi sostenitori che per esperienza personale ho visto pronunciare e scrivermi ogni tipo di insulto, di minacce, di offese anche ai familiari.

È questo il brodo di cultura della sua parte politica, di quell’area che vuole il blocco navale sparando sui barconi dei migranti. La cattiveria senza precedenti è vero che si è vista, ma non sulle faccende domestiche del capo del governo, peraltro affidate con una scelta inedita ai social network, quanto su milioni di persone che da mesi non sanno più come portare a tavola un piatto di minestra, dopo l’abolizione del Reddito di cittadinanza. Questo sì un vero atto meschino, di gran lunga più miserevole di qualunque allusione facesse la stessa premier ai giochetti di Mediaset con i fuori onda dell’ex compagno Giambruno.

E se volesse almeno un altro caso di violenza della sua parte politica, riflettesse su cosa vuol dire bloccare il salario minimo per altri milioni di persone. Lavoratori che prendono tre o quattro euro l’ora, e che con un compenso più alto potrebbero accedere a un livello di dignità che oggi gli è negato. Questa signora Meloni è la violenza senza precedenti. Il resto è vittimismo da due soldi, anche se con un po’ di teatro ci sarà sempre qualche sempliciotto che ci crede.