L'Editoriale

Festeggia la banda dei disonesti

È da anni che ne avevo il sospetto, ma adesso c’è la prova che la campionessa olimpionica delle supercazzole è la ministra Cartabia.

Festeggia la banda dei disonesti

È da anni che ne avevo il sospetto, ma adesso c’è la prova che la campionessa olimpionica delle supercazzole è la ministra Cartabia. Nessuno si stupisca, perciò, se ce la ritroveremo Presidente della Repubblica, ma anche Papa se deciderà di farlo, perché vorrei vedere quanti saprebbero camuffare la prescrizione con l’improcedibilità e convincere tutti che non c’è trucco e non c’è inganno. Roba che Copperfield scansate!

Così finisce alle ortiche un’altra delle bandiere di civiltà – che i corrotti con i loro partiti di riferimento fanno passare per l’esatto contrario – secondo cui chi finisce sotto processo è innocente o è colpevole, mentre in Italia ogni anno migliaia di imputati la fanno franca, con una evidente maggioranza di chi ha i soldi per pagarsi gli avvocati più abili nell’allungare quanto basta i processi.

Purtroppo la caduta del governo Conte porta in dote anche questa schifezza, e se i Cinque Stelle avessero lasciato a Draghi e alle destre totale libertà di azione ora riavremmo la stessa prescrizione che c’era prima della legge Bonafede, e pure peggio, perché Italia Viva e Forza Italia (ormai due corpi e un’anima) hanno anche protestato per l’allungamento dei termini ottenuto dai ministri del Movimento in Appello e Cassazione prima che il processo si chiuda senza una sentenza.

Può bastare per giustificare l’appoggio a un Esecutivo tanto imbarazzante? Gli attivisti Cinque Stelle – non fa differenza se più simpatizzanti di Conte o Grillo – non ne possono più di queste concessioni, anche se è chiaro che andare all’opposizione non servirebbe a niente, perché con Maghi del calibro di Draghi e Cartabia i voti per approvare queste schifezze si materializzerebbero comunque.

E senza i 5S già oggi avremmo la separazione delle carriere, le Procure che indagano sui reati che decidono i partiti (e sugli altri lasciano fare), il gran ritorno delle correnti che si spartiscono il Csm e – allargando il tiro – Berlusconi presidente della Repubblica, una tassa su chi prende il Reddito di cittadinanza e due su chi nonostante questo marciume riesce a restare onesto in un tale Paese di Pulcinella.