Una volta erano decisamente più bravi. Prendete Salvini. Annunciava da anni che la Lega al governo avrebbe tolto il canone Rai. Poi al governo c’è arrivato due volte, prima col Conte I e ora con la Meloni, e dopo aver fatto l’indiano al primo giro, al secondo si è rimangiato tutto, col ministro Giorgetti, proprio della Lega, che ieri ha proposto di spostare il pagamento del canone dalla bolletta elettrica a quella dei telefonini.
Un trasloco che sa di beffa, in quanto chi ha più di un cellulare potrebbe finire per beneficiare la tv pubblica più volte. Tra la promessa e la batosta sono passati però degli anni, il partito ci ha fatto le campagne elettorali e magari ha guadagnato qualche voto. Adesso invece le bufale non si fa in tempo a raccontarle che subito si scopre la realtà.
Appena due giorni fa, in partenza per Washington dove ieri ha incontrato il presidente Biden, la premier aveva rassicurato gli amministratori delle regioni colpite da alluvioni e incendi, presagendo un grande piano per la prevenzione del dissesto idrogeologico.
Neppure il tempo di atterrare negli Usa ed ecco che il ministro Fitto svela come stanno veramente le cose: nei fondi europei del Pnrr non ci sono più 16 miliardi destinati proprio a fronteggiare il dissesto idrogeologico e lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili come l’idrogeno. Così Giorgia aggiorna il record della balla durata il minor tempo di sempre. Un titolo che comunque può ancora migliorare, visti i tanti campioni olimpici nel lancio della bufala che abbiamo al governo.