L'Editoriale

Il disastro della Sanità non è un caso

Mentre i signori della cliniche private vanno a gonfie vele i poveri cristi fanno prima a morire che a trovar posto in ospedale.

Il disastro della Sanità non è un caso

Pensate quante decine di miliardi di euro – miliardi, non milioni – abbiamo buttato dal 1990 ad oggi per un’Autorità pubblica come l’Antitrust, chiamata a vigilare sul corretto funzionamento dei mercati. Un regolatore delle attività economiche che anche gli alfieri più servili alle logiche liberiste, quelle tanto sbandierate dalle destre, non si sognano di contestare, a maggior ragione se ci sono di mezzo concessioni e giganteschi finanziamenti dello Stato.

Eppure, da domani tutto questo sarà seppellito dalla schifezza che sta per annunciare il neo governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca, in passato condannato per droga e presidente di uno dei maggiori gruppi della Sanità privata, di proprietà della famiglia Angelucci. Rocca fece carriera come manager ospedaliero sotto la presidenza regionale di Francesco Storace, oggi dipendente dei medesimi Angelucci (scrive per il quotidiano Libero), dopo aver contrattato montagne di soldi con il loro Gruppo San Raffaele.

Alla fine di quella stagione il Lazio aveva accumulato tanto debito nella sanità da finire commissariato per oltre dieci anni. Ciò nonostante, gli Angelucci e Storace si sono spesi non poco per l’elezione di Rocca, derubricando un evidente conflitto d’interessi in storie del passato. Tanto passato che indovinate chi farà l’assessore alla Sanità della Giunta Rocca?

Lo stesso Rocca, che tra sostenere gli ospedali pubblici e quelli privati chi sarà naturalmente portato a scegliere? E tra i privati Tizio e Caio e gli Angelucci con che imparzialità potrà decidere? Domande che avranno risposta solo col tempo, mentre proprio gli Angelucci sembrano tutt’altro che pessimisti sui loro affari, tant’è che dopo Libero e Il Tempo avrebbero appena comprato delle partecipazioni nel Giornale di Berlusconi e nella Verità di Belpietro.

Tutta l’informazione (o la disinformazione se preferite) palesemente di destra, che con l’accondiscendenza al governo della Rai e la clava di Mediaset, chissà se ci racconteranno mai porcherie come questa sulla sanità laziale. Mentre i signori della cliniche private vanno a gonfie vele e i poveri cristi fanno prima a morire che a trovar posto in ospedale.