L'Editoriale

Il potere seppellirà i dem

Il potere seppellirà i dem

L’ultimo arresto di una dirigente della Regione Lazio nel settore dei rifiuti, incidentalmente vicesindaco del Pd di un piccolo Comune, dice tutto su quanto il partito del neosegretario Enrico Letta sia compromesso con la corruzione e il malaffare. Niente che non si sappia soprattutto a Roma, dove proprio il business dei rifiuti ha condizionato per decenni la politica locale, violando a cielo aperto leggi nazionali ed europee, fin quando una sindaca testarda come la Raggi ha messo tutti i freni che ha potuto, dovendo lottare pure con la Regione ora al centro di questo nuovo scandalo.

Questo Pd è lo stesso che dice di voler dialogare con i Cinque Stelle per costruire un fronte progressista da contrapporre alle destre, ma che poi si rivela subito bugiardo e inaffidabile, preparandosi a sfidare la stessa Raggi senza neppure discuterne col Movimento, accettando “la disponibilità” dell’ex ministro Gualtieri e saldando il conto con due seggioline di assessore assegnate ai 5S nella Giunta Zingaretti.

Perciò più che di alleanza sarebbe meglio parlare di tentativo di annessione dei pentastellati in un partito arrogante e del tutto incapace di fare i conti con se stesso. Dal sistema elettorale ai sindaci, il Movimento va bene finché dona il sangue e l’anima, ma non sia mai che i dem ne assumano gli anticorpi per curarsi dalla loro più grave malattia: l’ingordigia del potere.

I Cinque Stelle farebbero bene allora a non perdere altro tempo, e affidare concretamente la leadership a una persona per bene e largamente apprezzata come Giuseppe Conte, per provare a costruire un’alleanza con le forze progressiste ma su tutt’altre basi, oppure a progettare un’alternativa politica migliore di quella offerta da questo Pd, rivolgendosi a tutti quegli elettori consapevoli che non c’è futuro senza solidarietà e lotta alle disuguaglianze, depredando l’ambiente e lo Stato. Italiani che hanno rinunciato da tempo alle scelte ideologiche, e che non si fanno più condizionare né da destra né da sinistra, ma vogliono buon senso. Non è così che i 5S hanno cominciato?