L'Editoriale

Il prezzo delle illusioni elettorali

Giorgetti ha un piano per ridurre il nostro immenso debito pubblico. Quale sia però il progetto del governo è un mistero.

Il prezzo delle illusioni elettorali

Fortuna che il ministro dell’Economia, Giorgetti, ha un piano per ridurre il nostro immenso debito pubblico. Così, per lo meno, ha rivelato ieri a chi gli faceva presente che il Fondo monetario internazionale ha ripreso ad ammonirci, anche perché non spendiamo i fondi del Pnrr.

Quale sia però il progetto del governo è un mistero, a meno che non si tratti di nuove svendite o di aumentare i proventi per lo Stato con la riforma fiscale delle destre. Nel primo caso abbiamo appena assistito alla solita giravolta sovranista. La stessa Meloni aveva giurato di voler difendere l’italianità della compagnia aerea Ita, nata dopo il fallimento dell’Alitalia, e invece baracca e burattini sono stati ceduti alla Lufthansa, che ne ha acquisito una prima quota per poco più di trecento milioni. Da “Prima gli italiani”, insomma, siamo passati a “Prima i tedeschi” senza colpo ferire.

Ma è nella delega sul fisco che si nasconde la vera fregatura. Piuttosto che stabilizzare il gettito, secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio la riforma obbligherà a ridurre ancora di più i servizi pubblici essenziali, a partire da sanità e welfare, ad esclusivo vantaggio dei più ricchi.

Se a questo uniamo le nuove promesse elettorali della premier, che ieri a Catania ha santificato i commercianti evasori fiscali paragonandoli alle vittime del pizzo della mafia, il quadro che ne esce è solo uno: il Fondo monetario si attacchi! Non meravigliamoci poi se questi signori, esperti come sono di moneta, alla prima turbolenza sui mercati ci ricambieranno con lo stesso conio.