L'Editoriale

Inginocchiati davanti all’Europa

L’Europa ha stroncato tutte le misure bandiera del governo: cartelle, contante, Pos e pure la fragile quota 103 per le pensioni.

Per chi sa negare pure l’evidenza – come le destre che cantano vittoria per una Manovra finanziaria degna della Troika – non c’è da stupirsi se ieri era festa. Bruxelles non ha bloccato la legge di bilancio, e dunque questa sarebbe la prova che i conti tornano.

Ma in realtà l’Europa ha stroncato tutte le misure bandiera del governo: condono delle cartelle, aumento del contante, Pos facoltativo per i pagamenti sotto i 40 euro e pure la fragile quota 103 per le pensioni. L’unica promozione è arrivata per il taglio del Reddito di cittadinanza, che tra l’altro proprio la Commissione Ue ha sempre detto di apprezzare.

Andiamo incontro al nuovo anno, quindi, con una camicia di forza sulla crescita. Per questo la soddisfazione espressa dalla stessa premier Meloni sa di ennesima presa in giro degli italiani. Siamo di fatto commissariati, e con le destre sedicenti sovraniste chiniamo il capo con l’Ue più di quanto non abbiamo fatto in tutta la nostra storia, con l’unica eccezione del via libera al Pnrr strappato da Conte, dopo aver convinto Germania e Francia a tagliare le ali ai falchi dell’austerity.

In quella fase il nostro Paese riuscì a fare da apripista su una strada ritenuta impossibile (chiedere a Tremonti quanto sbatté la testa al tempo in cui chiedeva di condividere parte del debito con gli eurobond). Oggi invece siamo isolati, e privi di qualunque iniziativa, come la ricerca di un nuovo percorso per la pace in Ucraina, diverso dal continuare a spedirle ancora bombe. Così c’è chi festeggia questa povera Manovra, anche se ci sta per strangolare.