Se le cose andranno esattamente al contrario di come se l’era immaginate Renzi, dopo Giuseppe Conte tutt’altro che rottamato e in procinto di guidare i Cinque Stelle, anche l’arcinemico Enrico Letta farà un balzo avanti diventando segretario del Pd. Accettando l’incarico, l’ex premier preso in giro col famoso “stai sereno” ha sottolineato l’affetto, prima ancora che la vicinanza politica, per Nicola Zingaretti.
Questo lascia immaginare che i dem proseguiranno nel tentativo di costruire, con i 5S e i cespugli della Sinistra, un campo largo dei progressisti da contrapporre al cartello delle destre. Un progetto sul quale il leader uscente di via del Nazareno e governatore del Lazio ha appena messo un altro tassello, inserendo nella sua Giunta regionale due assessore elette dai Cinque Stelle (leggi l’articolo): Roberta Lombardi e Valentina Corrado.
Ora non sappiamo se un’alleanza strutturale sarà mai possibile tra due forze politiche le cui basi non si sopportano, ma se si parte con il piede sbagliato della Lombardi le possibilità sono sottozero, a meno che il vero scopo di una tale operazione non sia altro che l’annessione del Movimento nel Pd. La proposta della Lombardi di fare le primarie per scegliere il candidato sindaco di Roma quando c’è in campo la Raggi significa infatti arrendersi senza sparare un colpo.
Un alto tradimento che spiega perché i 5S alla Regione non contino niente, mentre il Campidoglio ha tenuto botta in una città con problemi enormi, sotto le pressioni fortissime della criminalità, degli affaristi, degli intrallazzatori e, purtroppo, di tanto “fuoco amico”.