L'Editoriale

La memoria corta sul Covid

Se deve appurare i fatti come il Giurì d’onore sul Mes, allora non perdiamo tempo e diamo già per scritte le conclusioni della Commissione parlamentare sul Covid.

La memoria corta sul Covid

Se deve appurare i fatti come il Giurì d’onore sul Mes, allora non perdiamo tempo e diamo già per scritte le conclusioni della Commissione parlamentare sul Covid: il virus l’ha costruito in provetta Conte, d’intesa con i cinesi e le spie russe, mentre l’allora ministro della Salute, Speranza, portava i soldi con le orecchie all’industria dei vaccini. Il tutto condito con le ruberie orchestrate sulle mascherine, e mentre ci siamo mettiamoci pure il danno erariale per il costo delle dirette televisive con cui il Palazzo Chigi informava il Paese sulla pandemia.

Questo e anche di più dobbiamo attenderci dall’organismo che ieri è stato varato dalla Camera, dove una deputata di Fratelli d’Italia si è portata avanti dichiarando che Conte e Speranza erano stati già condannati, prima di precisare che la presunta “condanna” era invece un’ordinanza del Tar sulla consegna di alcuni documenti. Un lapsus, se vogliamo credere al dilettantismo della parlamentare nell’usare le parole, che però svela il clima in cui le destre stanno preparando il plotone d’esecuzione.

Quella stagione, tragica per i morti che s’è lasciata dietro, l’abbiamo vista tutti, in Italia come nel resto del mondo, dove è improbabile che abbiano copiato molte delle misure prese da Conte per fargli un favore o per replicare chissà quali disegni illeciti. Piuttosto, non sarebbe male ricordare l’ostruzionismo che fecero su tutto le destre e le Regioni, persino mentre morivano ogni giorno più di mille persone. Ma su questo c’è da dubitare che la Commissione avrà qualcosa da dire.