L'Editoriale

La sindrome di don Abbondio

La sindrome di don Abbondio

Se, come si dice, la fortuna aiuta gli audaci, non si può certo dire che questo governo stia brillando per coraggio. Così, quando Tajani si autodefinisce “il ministro degli Esteri più sfigato della storia” verrebbe quasi da dargli ragione. Se non fosse che nel suo caso (e di tutto l’esecutivo di cui fa parte) la sfiga ha un modo del tutto singolare di manifestarsi.

Trump minaccia l’Europa a colpi di dazi? L’Italia si adegua al diktat dell’alleato-padrone per non contrariarlo. Pazienza se le tariffe (ben che vada al 10%) le pagheranno gli imprenditori che esportano negli Usa e, a cascata, i lavoratori del comparto. Al governo la chiamano sfiga, ma sembra più una resa senza neppure combattere. Israele massacra da quasi due anni migliaia di palestinesi nella Striscia di Gaza? Non sia mai che, dopo 18 pacchetti di sanzioni alla Russia che hanno dissanguato l’Europa (e l’Italia) a colpi di inflazione e caro-bollette, qualcuno si sollevi per proporne almeno uno contro il governo del ricercato internazionale Netanyahu. Al governo la chiamano sfiga, ma somiglia più ad un pretesto per voltarsi dall’altra parte e non disturbare l’alleato dell’alleato-padrone di cui sopra.

Gli Stati Uniti minacciano sanzioni contro la relatrice speciale Onu sui territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, rea di aver denunciato, oltre ai crimini israeliani, le multinazionali (molte statunitensi) che fanno affari all’ombra delle stragi nella Striscia di Gaza? Il governo la chiama sfiga, ma intanto si finge morto evitando di spendere una sola parola in difesa di una cittadina italiana minacciata apertis verbis dal segretario di Stato del solito alleato-padrone. Un ministro della Repubblica italiana viene respinto come un clandestino dalla Libia di Haftar? Riecco la solita sfiga, alibi perfetto per incassare e minimizzare senza battere ciglio.

D’altra parte, come scriveva Alessandro Manzoni, “il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”. E pensare che Meloni e il suo governo si erano proposti agli italiani come quelli de “la pacchia è finita”. Ci ritroviamo invece un esecutivo affetto dalla sindrome di don Abbondio.