L'Editoriale

La vera opposizione la fa Conte

Meloni e Schlein polarizzano l’attenzione su di loro, interpretando i ruoli di leader unici, ma a mettere alle strette il governo è Conte.

La vera opposizione la fa Conte

Nel gioco di specchi della politica italiana, più destra e sinistra sembrano darsele di santa ragione più in realtà sono alleate contro lo stesso bersaglio, l’unico che non c’entra nulla col potere accumulato in decenni dai partiti tradizionali, e perciò temuto dal sistema più di ogni ribaltone. Per questo Meloni e Schlein polarizzano l’attenzione su di loro, interpretando i ruoli di leader unici di maggioranza e opposizione, quando a mettere alle strette il governo è Conte, e non certo il Pd, tra le cui fila ci stanno ancora gli stessi che bloccarono la legge sul salario minimo e ora si spacciano per paladini della riforma.

Un discorso che vale pure per le armi, che accomuna perfettamente Fratelli d’Italia e base riformista, senza che la segretaria assuma mai una posizione contraria netta come quella dei 5 Stelle. Sui giornali dei soliti editori, che hanno fatto carne di porco di questo Paese, indipendentemente dal colore rosso o nero di chi occupa Palazzo Chigi, il racconto è perciò a senso unico, e pazienza se lo scontro tra maggioranza e opposizione a metà è meno avvincente della battaglia con l’opposizione vera. Un inconveniente a cui è la stessa Meloni a fornire rimedio, riesumando (politicamente) Bertinotti per contrapporlo alla Schlein, aprendo così le gabbie alla stampa di sinistra che non aspetta altro per legittimare la segretaria dem, seppure sia considerata ancora un’intrusa. Cosa non si fa, d’altronde, per scampare a un male maggiore. E per le destre, il Pd e i media di complemento persino Hamas è meno devastante di Conte.