L'Editoriale

Le balle di Giorgia sul Mes

Meloni dimentica che il Mes fu approvato dall’ultimo governo Berlusconi, di cui l’allora cocca di Gianfranco Fini era ministro.

Le balle di Giorgia sul Mes

Ma guarda che strani i nostri giornaloni: per una volta che la Meloni dice una cosa giusta la bombardano manco fossero Netanyahu su Gaza. Nel suo discorso sconclusionato alla Camera, la premier ha accusato Draghi di non aver combinato molto in politica estera, a parte le foto ricordo con Macron e Scholz mentre vanno in treno da Zelensky. Il succo di quella scampagnata fu l’esborso di miliardi di euro per armare Kiev contro Mosca, cosa che peraltro Giorgia nostra continua a fare, come ieri ha ribadito lei stessa direttamente al presidente ucraino.

Così ci avviamo fatalmente verso il secondo anno di una guerra che dissangua l’Europa, e non si vede spiraglio al di fuori della piega che potranno prendere le elezioni Usa, dove si fanno i giochi sulle grandi partite geopolitiche, nel rispettoso silenzio dei sedicenti sovranisti. Presi a stappare le bottiglie di bava gran riserva in onore di Draghi, la stampa però è passata sopra alla sciocchezza detta dalla Meloni sul Mes.

Non contenta di aver accusato Conte a vuoto già due anni fa – farneticando di una firma sull’accordo col favore delle tenebre – la Presidente del Consiglio si è accorta poi che quella firma non c’era, tant’è vero che sta usando questo adempimento per trattare con Bruxelles sul nuovo Patto di stabilità. In ogni caso, a un certo punto dovrà decidere se rompere con i partner Ue, come vuole Salvini, o mettercela lei la firma sul Mes, perdendo la faccia con i propri elettori visto che per anni ha definito questo strumento una ciofeca.

Perciò ha riprovato a scaricare le proprie responsabilità su Conte, parlando di un suo sì alla modifica del Mes senza un mandato delle Camere e dopo le dimissioni da capo del governo. Una balla, perché la decisione era stata presa mesi prima dal Parlamento, dove peraltro proprio la Meloni non brillava per assiduità nella presenza. Quello che invece ha dimenticato è che il Mes fu approvato dall’ultimo governo Berlusconi, di cui l’allora cocca di Gianfranco Fini era ministro. E qui non c’è bisogno di aggiungere altro, perché chiunque con un minimo – ma proprio minimo – di onestà intellettuale lo capisce da sé quant’è farlocca questa premier.