L'Editoriale

Le destre gettano la maschera

Quest’anno il regalo di Natale per quattro milioni di lavoratori poveri è già arrivato.

Le destre gettano la maschera

Quest’anno il regalo di Natale per quattro milioni di lavoratori poveri è già arrivato. I deputati della maggioranza, con i loro stipendi d’oro, hanno deciso che chi guadagna tre euro l’ora può accontentarsi. Così hanno affossato il salario minimo fissato per legge, come non chiedono solo le opposizioni ma pure molti elettori di Meloni e company. Di fronte a un gesto minimo di giustizia economica e sociale, le destre però se ne strafottono anche di chi li vota. E chissenefrega se tanti tirano la cinghia mentre loro si sbafano un doppio panettone.

La partita in ogni caso non è finita. Anche se il racconto a senso unico in tv e su molti giornali conserva alto il gradimento per la maggioranza, l’arroganza di chi ci governa fa emergere ogni giorno un po’ di verità. Quelli che avevano promesso di fare l’opposto della sinistra champagne, redistribuendo risorse e togliendo privilegi, non hanno neppure sfiorato gli extraprofitti delle banche, mentre al Senato riesumavano i vitalizzi.

Via poi il Reddito di cittadinanza, zero aumenti per i lavoratori sfruttati, pochi soldi alla Sanità – ieri ha scioperato l’85% dei medici – fino ai tagli alle pensioni, dove sono riusciti a far peggio della Fornero. Hanno gettato la maschera, insomma, mettendo in chiaro chi rappresentano – rendite di posizione, egoismi, cittadini in cui hanno fatto crescere le paure – e per chi si batte invece l’opposizione. Con Conte, che strappando in faccia al governo l’emendamento contro il Salario minimo, ha marcato il territorio, rendendo chiara come non mai la differenza che c’è tra loro.