L'Editoriale

Le destre si sono perse la dignità

Che sorpresa sentire ieri tante opinioni indignate perché il Reddito di cittadinanza ha i mesi contati.

Che sorpresa sentire ieri tante opinioni indignate perché il Reddito di cittadinanza ha i mesi contati. Dal Pd con i giornali amici alle destre con le tv al seguito, fino a Calenda e Renzi, per anni si è gettato fango su questa misura di straordinaria umanità e di urgentissima necessità, di cui non ci sarebbe stata mai traccia senza la visione dei 5 Stelle e la strenua difesa di Conte.

Ora che la Meloni la sta demolendo, l’argomento però torna utile per attaccare la premier, anche se tutti questi alfieri della povera gente non li ho mai incontrati quando tutti – con la sola eccezione dei 5S – definivano il Reddito un regalo a delinquenti e fannulloni sul divano.

D’altra parte, la stessa Presidente del Consiglio, che aveva parlato di metadone di Stato preannunciando la cancellazione di ogni sostegno agli “occupabili”, ora proroga l’intervento per otto mesi, malgrado il bisogno disperato di quattrini per la Manovra.

La prova che mentiva quando diceva che questo strumento di welfare non serve, così come mentono quelli che ora lo difendono solo per calcolo politico, e non perché senza la tesserina gialla milioni di persone perderanno il pane e quel minimo di dignità che uno Stato deve a tutti i suoi cittadini.

E a proposito di dignità, chissà dov’è finita quella del capo del governo per vantarsi di una Finanziaria ridicola per quanto è povera e priva di coraggio. Ma per fortuna di Giorgia c’è chi sta peggio, perché dopo le fantasmagoriche promesse elettorali, insieme alla dignità Salvini e Berlusconi non si ritrovano più nemmeno la faccia.