L'Editoriale

Le tv stanno truccando le urne

Le tv stanno truccando le urne: tracimano i politici e giornalisti di complemento delle grandi ammucchiate scatenati contro i 5S

Se in questi giorni facciamo zapping in tv l’unica domanda che sorge spontanea è perché perdere tempo con la campagna elettorale.

Su tutti i canali tracimano i politici e giornalisti di complemento delle grandi ammucchiate e di Calenda, in evidente imbarazzo nello spararsi tra loro visto che gozzovigliano nello stesso sistema di potere, e pertanto si scatenano solo contro i 5 Stelle, denigrando ai limiti del codice penale le loro regole interne e le cose buone che hanno fatto, anche perché sui propri bilanci destre e sinistra hanno ben poco di cui potersi vantare.

Ovviamente questi attacchi, serviti su un piatto d’argento dai vari programmi, sono molto spesso senza contradditorio. E quando si fa parlare Conte o qualcuno dei suoi, dopo si riparte con lo stesso canovaccio a senso unico contro i pentastellati o le loro riforme, a cominciare dal Reddito di cittadinanza, non sia mai che qualcuno si accorga di quanto giornali e televisioni siano schifosamente schierati a difesa dei loro padroni.

Così è stata demolita l’immagine di una sola parte politica, senza che questa sia stata capace di riequilibrare la situazione, quanto meno nel servizio pubblico (dove tutti i partiti tranne i 5S hanno almeno un direttore di testata). E lasciamo perdere gli impegni dimenticati sul conflitto d’interessi.

Così, con questo spot a schermi unificati, nel silenzio delle Autority di vigilanza, pure gli extracomunitari si stanno convincendo a votare la Meloni. Mentre evasori, omofobi e no vax non hanno mai avuto dubbi sulla parte da cui stare.