L'Editoriale

Linciaggio continuo contro i Cinque Stelle

Archiviati i risultati di Referendum e Regionali, a destra hanno capito tutti tranne Salvini che il problema è proprio il Capitano. Meloni e Berlusconi lo accusano di non aver sostenuto a dovere i loro candidati (perdenti) in Puglia e Campania, e lui ricambia prenotando per la Lega i sindaci di Roma e Milano. A partire dal processo di Catania per il caso Open Arms, che gli varrà l’Oscar per la migliore interpretazione della povera vittima dei migranti, prepariamoci a vederne delle belle.

A sinistra Zingaretti si è rafforzato, ma ci sono montagne di conti da regolare, a partire da Renzi e Calenda costretti da ora in poi a inventarsene ogni giorno una, non sia mai che gli elettori si dimentichino di loro come se ne sono scordati nelle urne. Per non parlare dei cattivi consiglieri che spingono il segretario dem a mettere alle corde Conte con rimpasti di cui solo loro sentono il bisogno. Nei Cinque Stelle c’è però la situazione più complessa. Stasera si riuniscono i gruppi parlamentari di Camera e al Senato per mettere a fuoco le ragioni del calo dei consensi.

Tutti hanno ormai chiaro che gli Stati Generali vanno fatti prima possibile. La decisione più importante resta quella sul rapporto col Pd, e non c’è dubbio che piuttosto di finire in un’alleanza organica potrà esserci chi andrà via, forse verso un partitino del 4-5%. Senza questa scelta – qualunque sarà – resterà difficile riconquistare gli elettori. Molto più facile, invece, analizzare le altre ragioni della sconfitta. C’è chi parla di assenza sui territori, chi degli attivisti lasciati soli, chi di identità perduta.

Può essere, ma il vero danno l’ha fatto un linciaggio mediatico senza precedenti. Mai una forza politica era stata tanto dileggiata e massacrata, con immense fake news di cui nessuno paga dazio. L’ultima l’abbiamo vista ieri in apertura di prima pagina sul Messaggero, manco si trattasse di un terremoto: i Cinque Stelle scaricano la Raggi e scambiano la poltrona di presidente della Regione Lazio per la Lombardi. Mettetevi nei panni di chi legge: questi grillini giocano con le poltrone al pari della casta! Che altre spiegazioni servono per comprendere il calo dei consensi?