Sputare nel piatto in cui si è mangiato è un classico della politica, non solo in Italia. Per questo il Parlamento ce la sta mettendo tutta, e con già 200 voltagabbana da inizio legislatura anche quest’anno abbiamo buone possibilità di confermarci campioni del mondo. A dare manforte, d’altra parte, c’è un ceto politico sterminato, che va dai consigli di municipio ai Comuni e alle Regioni, senza tralasciare sottogoverno, Asl, Cda e ogni strapuntino di potere. Ieri con un partito, oggi con un altro e domani chissà. Dunque niente di nuovo e niente di sorprendente se a Roma cambia casacca il presidente del Consiglio comunale, tale Marcello De Vito, passato con sprezzo del ridicolo dai 5 Stelle a Forza Italia.
Il nome di questo signore dirà qualcosa pure a chi vive distante dalla Capitale, perché finì agli arresti nello scandalo del nuovo stadio della città (è tutt’ora imputato per corruzione), liberando urla di gioia da ogni dove. Finalmente i partiti con montagne di condannati potevano dire che pure il Movimento aveva il suo zozzone, senza curarsi di quelle delicatezze garantiste che vanno bene per i loro ma non certo per la Raggi (assolta da tutto, ma senza che nessuno si sia mai scusato per avergliene dette di tutti i colori). Allo stesso modo, anche Forza Italia disse ogni nefandezza di De Vito, che nel frattempo con cavilli vari riusciva a non farsi espellere dal Movimento e tenersi la poltrona di Aula Giulio Cesare.
Dunque ora c’è da scompisciarsi dal ridere nel sentire le parole di miele pronunciate ieri da questo signore per Berlusconi “meglio di Grillo”, per Gasparri “spero sia lui a correre per il Campidoglio”, e per i Cinque Stelle “troppe capriole ideologiche” (sì, ha detto pure questo!). Eletto per due mandati in Consiglio comunale da chi difficilmente pensa le stesse cose di Gasparri e Berlusconi, adesso il transfuga porta acqua a un partito che a livello nazionale è a un passo dall’essere inghiottito dalla Lega, mentre a Roma da mesi non aveva più un solo consigliere. Un partito da cui il deputato Andrea Ruggieri gli ha dato il benvenuto così: “provo autentico ribrezzo per l’arrivo di De Vito in Forza Italia”. E se provano ribrezzo i nuovi compagni di viaggio…