Renzi fa la voce grossa con l’Europa che per dargli il via libera sui conti pubblici attende di vedere prima come va il referendum. Se Bruxelles non ci accorda la flessibilità necessaria ad affrontare l’emergenza immigrazione l’Italia potrebbe mettere il veto sul bilancio Ue. Una ritorsione prevedibile dopo l’arrivo della lettera con cui l’Ue boccia la nostra Legge di stabilità, oggettivamente basta su molte spese certe e poche entrate sicure. Comunque la pensiate, che Renzi vi piaccia o no, c’è solo da augurarsi che il nostro Governo la spunti e possa utilizzare quante più risorse possibile per espandere un’economia da troppi anni debole e recessiva. Soldi che nella drammatica situazione di oggi, con intere generazioni condannate alla precarietà o a non lavorare affatto, vanno messi in fretta nelle tasche dei cittadini per sostenere la produzione e i consumi. Tutto questo però c’entra poco con i migranti che Renzi usa come alibi. La rivolta di Goro contro i profughi è la prova che non saranno quattro soldi dell’Europa a risolvere un problema epocale. Con lo zerovirgola in più di Pil all’Italia ci si lava giusto la coscienza.
L'Editoriale