L'Editoriale

Presidente! Si ricordi di Albanese

Ora c’è una donna italiana, Francesca Albanese, che viene censurata, dileggiata, sanzionata. Presidente Mattarella, si ricordi di lei.

Presidente! Si ricordi di Albanese

Che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sia stato in diverse occasioni l’argine per le derive populiste e fasciste di certi sovranisti dalle parti del governo non è certo un mistero. Anche per questo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e soprattutto il suo vice Matteo Salvini non amano particolarmente l’inquilino del Quirinale e sognano di sostituirlo al momento opportuno con una figura che possa accompagnare festante la deriva dell’Italia tra i Paesi semidemocratici dell’Occidente.

Mattarella come tutti noi non è infallibile certo. Ha firmato decreti che si sono schiantati e probabilmente si schianteranno contro la Costituzione. Ma agli scontenti di Mattarella conviene ricordare che in pole position per l’avvicendamento ci sono Ignazio Benito Maria La Russa e l’alternativa – considerata più “moderata” – Alfredo Mantovano. Duole comunicare invece a Pierferdinando Casini – sognante da anni – che la sua candidatura servirà a farcire i giornali con l’avvicinarsi delle prossime elezioni del Presidente della Repubblica.

Il Presidente Mattarella decise di intervenire personalmente a marzo dell’anno scorso in difesa dell’ex direttore di Repubblica (sfiduciato dai suoi stessi giornalisti) Maurizio Molinari che rinunciò alla presentazione del suo libro nella Facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II di Napoli. Molinari fu contestato da alcuni studenti per le sue posizioni fin troppo morbide (usiamo un eufemismo) nei confronti della strage perpetrata dall’esercito israeliano a Gaza. Erano del resto le stesse critiche mosse da parecchi giornalisti di Repubblica. Mattarella in difesa di Molinari rivendicò il diritto di esprimere le proprie opinioni nelle Università senza subire censure.

Ora c’è una donna italiana Francesca Albanese che viene censurata, dileggiata, sanzionata, diffamata, mirata non da un manipolo di studenti ma da governi tra i più potenti e influenti al mondo. Albanese non espone opinioni ma fatti mettendoli in fila. Forse un comunicato lo meriterebbe anche lei.