L'Editoriale

Putin non passa per caso. Il raccontino di un’Italia isolata dal resto del pianeta non regge più

Sarà capitato anche a voi di sentire degli acutissimi analisti politici e di amenità assortite secondo cui un signore di nome Vladimir Putin ha così poco da fare a Mosca da concedersi una vacanza a Roma per farsi fotografare col Papa, Mattarella e Conte. Solo così regge il raccontino di un’Italia isolata dal resto del pianeta a causa di quegli sprovveduti dei governanti gialloverdi, che non contano niente a Bruxelles anche se poi ci tolgono le procedure d’infrazione, sono irrilevanti a Pechino tranne quando il presidente Xi Jinping vola fin qui per firmare gli accordi della via della Seta, risulterebbero inaffidabili a Washington dove il nostro premier ha stretto un canale diretto con Donald Trump sin dai primi giorni dopo l’ingresso a Palazzo Chigi.

Dettagli per gli analisti di cui sopra, spesso saccenti commentatori in tv, in servizio permanente effettivo nel dire peste e corna di un Governo che non è possibile stia facendo cose che i partiti di prima non riuscivano a fare. Un vicepremier di 32 anni che in privato continuano ad offendere definendo “bibitaro” per i lavoretti che faceva da giovanissimo, e un altro che nel migliore dei casi è un buzzurro padano, sono i leader di una maggioranza che sta aiutando il Paese a rialzarsi, rivoluzionando il welfare con il Reddito di cittadinanza, facendo il primo atto concreto da decenni per favorire il ricambio generazionale nel mercato del lavoro, con Quota cento, alzando in un solo anno il numero di occupati ai massimi dal 1977, gestendo finalmente sul serio e non a chiacchiere l’immigrazione.

E facendoci contare anche sul piano internazionale, dove siamo un ponte tra i grandi interessi del pianeta, a tal punto che persino Putin si scomoda per fare un salto da queste parti e discutere di Libia, Ucraina e Venezuela. Una bizzarria che gli acuti analisti non capiscono, e che di certo sta facendo aumentare le vendite di Maalox anche nelle cancellerie di Gran Bretagna, Germania e Francia, ma che si spiega con il ruolo non più vile e servile di chi ci ha governato accucciandosi sotto la mensa dei potenti, accontentandosi delle molliche che cadevano dalla loro tavola, non si sa mai che qualcuno si adirasse e ci mettesse in punizione con poco pane e tanto spread.