L'Editoriale

Qui ogni giorno è Bibbiano

Tra due giorni conosceremo la prima sentenza sul caso di Bibbiano, la cittadina emiliana dove nel 2019 scoppiò lo scandalo dei bambini tolti ai loro genitori per essere affidati.

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Qui ogni  giorno è Bibbiano

Tra due giorni conosceremo la prima sentenza sul caso di Bibbiano, la cittadina emiliana dove nel 2019 scoppiò lo scandalo dei bambini tolti ai loro genitori per essere affidati a strutture di accoglienza e altre famiglie (leggi l’articolo). Un sequestro dovuto alle accuse di abusi sessuali nell’ambito domestico che sarebbero state inventate per alimentare un losco business dell’accoglienza.

I fatti ebbero un clamore gigantesco, anche perché vi rimase coinvolto seppure in modo marginale il sindaco del Pd, e questo fu sufficiente a diverse forze politiche per linciare quel partito, in parallelo con la promessa solenne che mai più avremmo visto quel sistema. Così ieri ho intervistato su Facebook (qui il video) la fondatrice dell’Istituto nazionale di pedagogia familiare, Vincenza Palmieri, professionista che si occupa da quarant’anni di bambini fragili e svolge il ruolo di consulente tecnico in molti tribunali in tutta Italia, per capire dopo tanto rumore cos’è cambiato. E scoprire che al solito non è successo niente. Anzi!

Ad oggi, secondo dati ufficiali, sono mezzo milione i bambini sotto osservazione dei servizi sociali o sottratti alle famiglie per essere affidati ad ambienti ritenuti più sicuri, alimentando una filiera di costi stimata in oltre un miliardo e mezzo di euro l’anno. Parte di questi minori è soggetta a uso di psicofarmaci e la stessa Palmieri non ha esitato a definire tale sottrazione di bambini dei “Tso mascherati”, cioè dei trattamenti sanitari obbligatori di cui è molto discutibile l’effettivo bisogno.

Una vergogna assoluta, in quanto i traumi che riporteranno i piccoli saranno incalcolabili per tutta la loro esistenza. In questa stagione di riforme, dove tutti siamo concentrati sulla ricostruzione del Paese, dopo la Pandemia, a nessuno viene in mente di investire sulle famiglie problematiche, destinando sostegni adeguati da contrapporre a quella che è una vera e propria filiera psichiatrica.

Un problema che non può essere posto solo all’esplodere dell’ennesimo scandalo, ma che va affrontato subito e seriamente, senza inutili strumentalizzazioni politiche, perché ogni giorno 23 bambini in media finiscono in questo tritacarne, con le loro famiglie, da Nord a Sud. E per loro ogni giorno è Bibbiano.