Prima ancora di cominciare, abbiamo già vinto la medaglia olimpica del ridicolo. I giochi invernali del 2026 ci offrono la possibilità di metterci in mostra su una delle più belle vetrine internazionali e noi ci presentiamo non con una ma con tre città ospitanti, comunicando al mondo intero che non sappiamo neppure metterci d’accordo tra di noi. Poi guardiamo meglio e vediamo che Milano accetta ma a patto di non dover discutere nulla con Torino, il capoluogo piemontese ci sta ma solo dopo una frattura politica interna alla stessa maggioranza che sostiene il sindaco Appendino, alcune discipline si svolgeranno a Cortina (in Veneto) e altre a Predazzo (Trentino). Alla fine a mettere bocca saranno quattro Regioni, tre Comuni, il Governo, il Coni e di sicuro da qui all’inizio delle gare chissà quanti altri soggetti vedremo aggiungersi. Nella classifica mondiale dei Paesi che sanno complicare persino le cose semplici noi non sfiguriamo mai. E in momenti come questi siamo bravissimi a farci battere pure le mani.
L'Editoriale