L'Editoriale

Solo spot per Giorgia

Disgustata per le domande assassine della conferenza stampa di inizio anno, Giorgia Meloni ieri si è fatta intervistare da Rete4, nota televisione nemica del governo.

Solo spot per Giorgia

Giustamente disgustata per le domande assassine della conferenza stampa di inizio anno, Giorgia Meloni ieri si è fatta intervistare da Rete4, nota televisione nemica del governo. Così stavolta ha dovuto illuminarci sulle grandi cose che sta facendo per il Paese, come la norma per mettere ai ceppi Chiara Ferragni, prevista con somma urgenza già dopodomani.

Poi, dura con i padroni della Fiat per aver venduto all’estero la loro azienda, ci ha comunicato che venderà altri pezzi delle aziende di Stato, cioè di tutti noi. Vabbè, ma almeno ha detto se si candida alle Europee? Neppure questo, perché per lei non importa se gli elettori votandola manderanno a Bruxelles chissà chi al suo posto. Dunque, gli stessi elettori si accontentino di conoscere le sue intenzioni quando le garba.

A questo punto ho immaginato che si aprisse almeno sul Patto di stabilità, sull’occupazione di ogni strapuntino di potere, sulle guerre, sui pasticci dei suoi ministri e sottosegretari. E invece niente: il Patto di stabilità che ci condanna all’austerity l’ha spacciato addirittura per un successo, le poltrone ha detto chiaramente che le vuole tutte, e la marina spedita nel Mar Rosso va a difenderci, anche se neppure il Parlamento sa con quali regole d’ingaggio.

Come mai non facciamo un tubo per far ripartire la diplomazia in Ucraina e in Medio Oriente, chi aiuterà i milioni di poveri a cui è stato tolto ogni aiuto pubblico, che si fa per gli ospedali… beh, su questo Meloni non ha potuto rispondere perché è arrivata la pubblicità. Anche se non si è capito bene dove finiva la trasmissione e iniziavano gli spot.