L'Editoriale

Sui giornali fantasia senza confini

Chi non legge i giornali non può immaginare i film di fantascienza che si perde ogni mattina

Chi non legge i giornali non può immaginare i film di fantascienza che si perde ogni mattina. Ieri, per esempio, non c’era un solo quotidiano che non raccontasse di imminenti fratture nel Governo, con Di Maio e Salvini che addirittura non si parlano più personalmente, delegando le comunicazioni alle segretarie. I Cinque Stelle processavano Giorgetti per i franchi tiratori leghisti sul peculato, mentre persino il ministro Savona proponeva di genuflettersi alla Commissione europea. Un fantastico mondo fantasy – per non dire di fesserie – smentito dalla legge anticorruzione passata agilmente alla Camera, dall’accordo tra 5S e Lega per correggere in Senato l’incidente sul peculato e da quanto detto dal premier in Parlamento: sui conti pubblici non si torna indietro. Qualcuno tra le centinaia di lettere e commenti che ci arrivano in redazione sostiene che noi de La Notizia su questo Governo vediamo tutto rosa, e in effetti non sbagliano, perché ne condividiamo lo spirito profondamente riformista. Ma da qui a vedere una realtà che non c’è, fervidamente immaginata da brillantissimi retroscenisti, ce ne corre. Di problemi tra le due forze che hanno firmato il contratto per governare il Paese ce ne sono, e questo è indubbio, non fosse altro che per il dna politico profondamente diverso di Cinque Stelle e Lega. Questo però non vuol dire che l’accordo sia saltato o stia per farlo, come emerge poi da tutti i fatti, compresi gli accordi più delicati su grandi opere e inceneritori. Ma la fantasia dei cronisti politici si sa, non ha confini.