Tutti abbiamo visto le nefandezze accadute nelle quattro banche popolari salvate dallo Stato un minuto prima di saltare. In un Paese normale qualcuno chiederebbe scusa e pagherebbe il conto. Qui invece è il festival mondiale dell’ipocrisia. Il governatore della Banca d’Italia, che non ha vigilato, Ignazio Visco, va da Mattarella a offire proforma le dimissioni, che ovviamente vengono rifiutate. Quindi rilascia interviste dicendo che bisogna vigilare di più (ma prima che faceva questo signore?) e per fare diventare la sua versione dei fatti pop si fa ospitare da Fabio Fazio, facendo girare nella tomba altri governatori, e di altro spessore, come Guido Carli e Paolo Baffi. Mattarella, che ha rifiutato le finte dimissioni di Visco, ieri fa il suo bel discorsetto di fine anno e dice che ci sono stati episodi gravi e il risparmio va tutelato. Perché non ha accettato le dimissioni di Visco, allora? E il Governo, che ha salvato il ministro Boschi? Persino dalle altre banche, che per colpa delle quattro popolari spendaccione perderanno un botto, non si è alzato un dito. Poi non meravigliamoci se in Italia tocca sempre alla magistratura sbrogliare le matasse.
L'Editoriale