L'Editoriale

Tanti segni di un futuro migliore

Tanti segni di un futuro migliore

Questo è l’ultimo editoriale dell’anno perché domani La Notizia si prende un giorno di riposo per prepararsi a una ripartenza con molte novità nel 2021. Qui perciò desidero ringraziare i tanti lettori che ci seguono, permettendo al nostro piccolo ma grande giornale di navigare e persino di crescere, restando senza padroni, senza finanziamento pubblico e senza nessuno che ci dica cosa raccontare. Per questo motivo siamo una voce quasi sempre fuori dal coro, talvolta gli unici ad anticipare fatti che poi avvengono, forse – chissà – solo per smentire chi non li vedeva o non ne poteva parlare.

Tra questi fatti c’è un’opportunità. A differenza di chi ha interesse ad alimentare la tensione su famiglie e imprese provate dal Covid e dagli effetti economici della pandemia, su questo quotidiano abbiamo la libertà di fare notare che davanti a noi c’è una eccezionale congiunzione astrale. I soldi del Recovery Fund – più di quelli del piano Marshall che ci fece ripartire dopo la seconda guerra mondiale – attiveranno cantieri e infrastrutture; la nuova Manovra con misure come il superbonus 110% daranno una decisa spinta al mattone; la Banca centrale europea che solo quest’anno ha comprato titoli italiani per 200 miliardi farà lo stesso nei prossimi 12 mesi e la massa monetaria che c’è nel Paese è la più alta della storia.

Se non ci faremo del male da soli, magari con una crisi di governo mentre il virus fa centinaia di morti al mese, possiamo guardare ai prossimi mesi con ottimismo. Non è solo un augurio. Ma sono dati di cui tocca a noi saper approfittare.