L’Europa guidata da un ubriaco. Se qualcuno non avesse capito perché andiamo sempre a sbattere, si guardi le immagini del vertice di ieri tra i Paesi della Nato. Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker si è presentato talmente fuori controllo da non stare neppure in piedi. Una fotografia tragica per le condizioni di quest’uomo e per i destini di una comunità nelle mani più sbagliate. Juncker che barcolla, sostenuto da pochi volenterosi capi di governo mentre gli altri se la svignano, è l’emblema di tante cose: un potere così arrogante da imporre in un ruolo chiave per il mondo una persona che invece dovrebbe stare ai giardinetti; la mancanza di solidarietà tra leader che si fanno fotografare insieme e poi ognuno per se e Dio per tutti; la scarsa stabilità dell’Europa e l’inadeguatezza dei suoi burocrati. Il presidente della Commissione lo sanno tutti che è l’uomo sbagliato nel posto sbagliato. Da primo ministro in Lussemburgo ha campato sull’opacità fiscale per poi farci la morale sul rigore nei conti pubblici. Ciò nonostante la Merkel impose un tale burattino, tra l’altro recordman di gaffe e brutte figure. Mai però si era presentato malridotto come ieri, riuscendo a fare subito dopo anche di peggio. Invece di scusarsi, dimettersi e farci la grazia di scomparire, si è giustificato con la frottola di una improvvisa sciatalgia. Una evidente bugia, che la dice lunga su quanto questa Europa ci prenda in giro.
L'Editoriale