L'Editoriale

Va fermata la guerra delle piazze

Lo chiamano il Governo della paura, e così Salvini e i suoi andranno a presentarlo nelle piazze se mai nascerà un Esecutivo tra Cinque Stelle e Pd, dopo l’iter che parte questo pomeriggio con le comunicazioni del premier Conte al Senato e il probabile immediato passaggio al Quirinale per rimettere il mandato. La paura sarebbe quella di non far governare il Carroccio, ma melodie della propaganda a parte, quello che fa veramente paura è evocarle queste piazze, pretendendo le elezioni anche in presenza di una possibile maggioranza parlamentare, e a costo di logorare irrimediabilmente l’unità del Paese. Alle piazze della Lega e al massimo della Meloni, i Cinque Stelle e la Sinistra eventualmente coinvolta in un programma di cose da fare per il bene degli italiani, sarebbero costrette a opporre le loro di piazze, e in questo modo la nazione finirà per diventare uno stadio in balìa dei rispettivi ultrà. È questa l’Italia che può affrontare la recessione globale arrivata a sopraffare persino la Germania?

È questo lo Stato al quale tutti noi, nessuno escluso, dobbiamo lealtà in nome del patto sociale sancito nella Costituzione? E a chi serve un’Italia esposta alla tensione, e inevitabilmente agli interessi delle grandi potenze mondiali? Purtroppo l’ingordigia di potere ha fatto un brutto scherzo a Salvini e ora indietro non si torna. Peccato, perché i gialloverdi hanno fatto non poche cose buone, mentre un’intesa col Pd è ancora tutta da raggiungere e poi da vedere se saprà funzionare. Ma nascesse anche un Governo con cento incongruenze, nulla sarà peggio di un Paese minacciato con le piazze.