Effetto Schlein sul Pd, Fioroni saluta e se ne va

Beppe Fioroni, ex ministro e tra i fondatori del Pd, ha annunciato che lascerà il partito dopo la vittoria della Schlein.

Effetto Schlein sul Pd, Fioroni saluta e se ne va

Primi effetti dopo la vittoria di Elly Schlein alle primarie del Pd. A neanche 24 ore dall’elezione del nuovo segretario dem, il Partito democratico inizia a perdere già i primi pezzi. Il primo a salutare il Pd è l’ex ministro, tra i fondatori dello stesso partito, Beppe Fioroni.

Beppe Fioroni, ex ministro e tra i fondatori del Pd, ha annunciato che lascerà il partito dopo la vittoria della Schlein

“È un Pd distinto e distante da quello che avevamo fondato che metteva insieme culture politiche diverse dalla sinistra al centro, con i cattolici democratici, i popolari e la Margherita. Oggi legittimamente diventa un partito di sinistra che nulla ha a che fare con la nostra storia, con i nostri valori e la nostra tradizione” ha detto Fioroni a Tg2000.

“Abbiamo dato vita ad un nuovo network dei cattolici e democratici”

“Per questo – ha aggiunto Fioroni – abbiamo dato vita ad un nuovo network dei cattolici e democratici ‘Piattaforma popolare – Tempi nuovi’ per farla diventare la casa di tutti quei popolari e cattolici che sono stati marginalizzati e allontanati”.

“Vogliamo ripartire – prosegue Fioroni – dai territori e ridare una speranza affinché queste idee e valori possano essere trasmessi ai nostri giovani e possano contribuire alla costruzione di un mondo migliore”.

“Nel Pd rientrano Bersani e Speranza” ha concluso Fioroni a Tv2000 “che erano usciti perché il Pd era troppo di centro ed oggi si trovano a casa loro in un partito di sinistra, noi costruiamo una nostra area per continuare ad essere orgogliosamente quello che siamo sempre stati”.

Merlo: “L’addio di Beppe Fioroni non è che la punta dell’iceberg l’area centrista”

“L’addio di Beppe Fioroni al nuovo corso del Pd che sarà legittimamente guidato da Elly Schlein non è che la punta dell’iceberg che riguarda l’area centrista, cattolico popolare e cattolico sociale che per molto tempo si è impegnata in quel partito” sostiene in una nota il dirigente nazionale Pop-Popolari in rete, Giorgio Merlo.

“Certo, al netto di chi fa parte degli organismi di partito e della casta parlamentare, è di tutta evidenza che la cultura politica popolare e sociale è del tutto estranea ed esterna al progetto politico e culturale sin qui illustrato dalla nuova segretaria nazionale del partito – aggiunge Merlo -. Adesso si tratta per l’area popolare e cattolico democratica di ricostruire un luogo politico di centro e una vera e credibile politica di centro”.

Per Merlo “è doveroso al più presto definire il progetto di un centro riformista, dinamico, innovativo e autenticamente plurale. Insomma, anche per i cattolici popolari adesso si apre una nuova fase politica”.

“E l’uscita di Beppe Fioroni, e con lui di altri dirigenti e semplici iscritti dal Pd, è un ulteriore elemento che rafforza ed incentiva il progetto della costruzione del Centro con l’apporto fondamentale della cultura, della storia e della esperienza dei cattolici popolari e sociali di questo paese”, conclude Giorgio Merlo.

“Invocare questa categoria per collocarsi in una posizione moderata oggi mi sembra una stranezza” ha detto a Un Giorno da Pecora Rosy Bindi, commentando l’annuncio di Fioroni.

Leggi anche: Schlein, non avete visto arrivare il futuro. Ora il Pd non ha più scuse: deve essere il partito del cambiamento dopo essere stato il partito del potere