Elezioni 2022, quali sono i simboli non ammessi dal Viminale? Da Palamara a Italiani con Draghi: sono 14 i contrassegni respinti

Elezioni 2022, Palamara non va “Oltre il Sistema”: il contrassegno dell’ex magistrato è tra i simboli non ammessi dal Viminale.

Elezioni 2022, quali sono i simboli non ammessi dal Viminale? Da Palamara a Italiani con Draghi: sono 14 i contrassegni respinti

Elezioni 2022, quali sono i simboli non ammessi dal Viminale? I contrassegni respinti sono 14, inclusi quelli depositati dall’ex magistrato Luca Palamara e dell’ex esponente del Movimento 5 Stelle Dino Giarrusso.

Palamara non va “Oltre il Sistema”. Il simbolo depositato dall’ex magistrato è stato respinto

Palamara non va “Oltre il Sistema”. Si è conclusa prima di cominciare la corsa verso la conquista del Parlamento dell’ex presidente dell’Anm Luca Palamara. Nel pomeriggio di martedì 16 agosto, sono stati 14 i contrassegni depositati al Viminale che sono stati respinti e che, di conseguenza, non verranno ammessi alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Tra questi, appunto, c’è il simbolo associato alla lista dell’ex presidente dell’Anm. Proprio il “Sistema” che l’ex magistrato si proponeva di oltrepassare, infatti, ha frantumato le ambizioni celate nel progetto “Palamara Oltre il Sistema”.

L’ex magistrato aveva presentato il movimento politico lo scorso 23 luglio all’Hotel Baglioni di via Veneto a Roma, asserendo che “Oltre il Sistema” nascesse “proprio dalla volontà di rispondere alle istanze che ho raccolto dai cittadini, dopo aver pubblicato e presentato i due libri scritti con Alessandro Sallusti”. Il progetto, inoltre, era stato descritto come “un’avventura autentica e appassionata”.

Elezioni 2022, quali sono i simboli non ammessi dal Viminale? I 14 contrassegni respinti

Insieme al simbolo depositato da Luca Palamara, ci sono anche i contrassegni di Italia con Draghi – Rinascimento; Sud chiama Nord dell’ex esponente del Movimento 5 Stelle Dino Giarrusso; il secondo simbolo dell’ex sindaco di Napoli “Up con de Magistris” che conteneva anche i loghi di Dema, Manifesta, Rifondazione Comunista e Potere Popolo.

Tra i non ammessi, poi, figurano anche i contrassegni del Partito Liberale Italiano, del Movimento politico Libertas, del Partito Pensionati al Centro Democrazia Cristiana, Pensiero e Azione Ppa, L’Italia s’è desta, Lega per l’Italia, Partito Federalista Italiano, Movimento per l’instaurazione del socialismo scientifico cristiano – No alla cassa forense e Democrazia Cattolica Liberale.

Diverso il discorso del simbolo di Sud chiama Nord che, invece, sarebbe stato ritirato.