Elezioni amministrative 2022, chi sono i sindaci eletti al primo turno e dove sarà necessario il ballottaggio

Elezioni amministrative 2022, chi sono i sindaci eletti al primo turno e in quali città sarà necessario andare al ballottaggio.

Elezioni amministrative 2022, chi sono i sindaci eletti al primo turno e in quali città sarà necessario andare al ballottaggio.

Elezioni amministrative 2022, chi sono i sindaci eletti al primo turno

I risultati emersi dalle elezioni amministrative 2022 dimostrano che il centrodestra è capace di garantirsi la vittoria quando corre unito. La nuova tornata elettorale, inoltre, sta sancendo anche nuovi equilibri all’interno delle coalizioni con Fratelli d’Italia che domina sulla Lega e il PD che è riuscito a tenersi saldo alle urne, contrariamente al Movimento 5 Stelle.

Per quanto riguarda lo spoglio, in alcune delle maggiori città italiane l’elezione dei sindaci è avvenuta già al primo turnoed è stata quindi scartata la necessità di ricorrere al ballottaggio.

Uno dei sindaci ad essere stato eletto al primo turno con circa il 48% dei voti è stato Roberto Lagalla a Palermo. Nel capoluogo siciliano, infatti, è sufficiente superare la soglia del 40% delle preferenze per essere eletti e non andare al ballottaggio. Il nuovo sindaco espressione del centrodestra raccoglie il testimone di Leoluca Orlando e ha superato di circa 10 punti percentuali l’avversario Franco Miceli.

A Genova, il sindaco Marco Bucci è stato confermato per un secondo mandato: anche in questo caso, proprio come a Palermo, il primo cittadino del capoluogo ligure è stato eletto al primo turno.

Anche a L’Aquila, il candidato del centrodestra e sindaco uscente Pierluigi Bondi ha vinto al primo turno delle comunali.

Dove sarà necessario il ballottaggio

In altre città italiane, invece, i risultati delle elezioni amministrative 2022 hanno reso necessario ricorrere al ballottaggioche si terrà il prossimo 26 giugno.

A Catanzaro, ad esempio, si sfideranno il docente di Diritto Privato all’Università Magna Grecia di Catanzaro, Valerio Donato, e il docente di Diritto Canonico e Diritto Ecclesiastico all’Università della Calabria, Nicola Fiorida.

A Parma, lo scontro riguarderà il candidato del centrosinistra Michele Guerra e Pietro Vignali, proposto dal centrodestra senza però il supporto di Fratelli d’Italia. Al momento, Guerra è dato a circa il 44% mentre Vignali al 22%.

A Verona, i cittadini saranno chiamati nuovamente alle urne per scegliere il nuovo sindaco tra Damiano Tommasi, ex centrocampista della Roma e della Nazionale nonché ex presidente dell’Assocalciatori e candidato del centrosinistra, e Federico Sboarina, sindaco uscente che gravita nella coalizione del centrodestra.