Elezioni, Lotito finisce nella polemica per le sue ultime dichiarazioni: “Non conosco il Molise, ma ora mi trasferisco qua”

Elezioni, Lotito è candidato in Molise con Forza Italia. Tante le polemiche soprattutto per una gaffe durante la conferenza stampa.

Elezioni, Lotito finisce nella polemica per le sue ultime dichiarazioni: “Non conosco il Molise, ma ora mi trasferisco qua”

Elezioni, Lotito è il candidato di Forza Italia in Molise. Durante la conferenza stampa di presentazione della sua candidatura, il presidente della Lazio è caduto in una gaffe geografiche, oltre già le polemiche che accompagnano la sua candidatura.

Elezioni, Lotito finisce nella polemica

Il presidente della Lazio Claudio Lotito è candidato da Forza Italia in Molise per un posto in Senato. Per l’occasione è stata allestita una conferenza stampa per la presentazione della sua candidatura al Centrum Palace di Campobasso con i rappresentati di Forza Italia. Tante le polemiche che accompagnano la candidatura del presidente della Lazio nel collegio molisano. “Oggi per venire a Campobasso ho impiegato un sacco di tempo- ha dichiarato Lotito – ho visto le strade che sono quelle degli anni ’60, ma proprio non è possibile valorizzare il territorio senza infrastrutture all’altezza”.

Poi, ha voluto chiarire: “Non sono un forestiero, non mi sento un estraneo e non sono un invasore né un conquistatore. Non sono un paracadutato, non ho paracaduti, non ne ho mai avuti e ho fatto tutto da solo”. 

Le sue ultime dichiarazioni: “Non conosco il Molise, ma ora mi trasferisco qua”

Alcune sue parole, durante la conferenza stampa, hanno sollevato un polverone: “È vero, io non conosco il Molise, anche se conosco l’Abruzzo perché mio nonno era di Amatrice”. Peccato che Amatrice si trovi nel Lazio. Durante la conferenza stampa ha aggiunto: “Il Molise non è una regione di serie B: le sue necessità valgono quanto quelle delle regioni più grandi. La sua voce deve sentirsi alta in Parlamento. Oggi per venire qui ho impiegato un sacco di tempo, ho visto le strade che sono quelle degli anni ’60, ma proprio non è possibile valorizzare il territorio senza infrastrutture all’altezza”. 

 

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