La domanda se la pongono sia Avs che il Pd: il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ignorerà anche il richiamo del capo dello Stato, Sergio Mattarella, sul sovraffollamento delle carceri? Un dubbio che viene posto dopo che il presidente della Repubblica ha denunciato le condizioni inaccettabili nelle prigioni, l’aumento dei suicidi, la presenza di strutture vecchie e senza aderenza costituzionale ai valori minimi di civiltà.
Il richiamo di Mattarella sulle carceri e la risposta di Nordio
Nordio assicura che è “grande” l’attenzione per le parole di Mattarella: “La prevenzione dei fenomeni di autolesionismo e dei suicidi è la priorità di questo governo”, afferma. Il ministro, però, si limita a elencare alcuni provvedimenti del governo, ma non sembra volersi impegnare nel seguire l’appello di Mattarella. È Devis Dori, capogruppo di Avs in commissione Giustizia alla Camera, a chiedersi cosa farà Nordio: “Per il ministro il sovraffollamento nelle carceri non esiste, al punto che ha ignorato una sessione parlamentare dedicata al tema. In tre anni nessuna proposta, anche i suicidi in carcere sono ‘fisiologici’, ha sostenuto. Ora ci auguriamo che cambi strada e di fronte alle osservazioni del presidente proponga strategie di alleggerimento delle sofferenze dei detenuti”.
Anche Walter Verini, senatore del Pd, invita Nordio ad “ascoltare le parole del presidente della Repubblica sulla drammatica e insostenibile situazione delle carceri italiane”. Ascoltarle, ma soprattutto “intervenire immediatamente con provvedimenti straordinari di fronte ad una polveriera di disumanità, che esplode ogni giorno negli istituti italiani”. D.C.