L’epidemia è entrata in una fase di transizione e rimodulazione. Brusaferro: “Ora dobbiamo controllare la curva. La valutazione del rischio è stata condivisa con le Regioni”

“C’è stata una prima fase in cui abbiamo modellato la curva, una seconda in cui la curva è stata decrescente ed è rimasta tale per molto tempo, poi ci sono le fasi successive che ci aspettano nel futuro. Oggi siamo in una fase di transizione e rimodulazione in cui ci sono delle ricrescite su cui bisogna intervenire per controllare la diffusione, riportandola a valori più labili o a velocità più controllata in modo tale da poter affrontare i prossimi mesi”. E’ quanto ha detto il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa convocata al ministero della Salute per illustrare gli indicatori che hanno portato all’ordinanza con cui ieri il ministro Roberto Speranza ha suddiviso le regioni in tre colori in base alla scala di rischio (leggi l’articolo).

“Oggi non abbiamo dati aggiornati – ha aggiunto il numero uno dell’Iss -, la cabina di regia li produce su base settimanale e quindi saranno prodotti domani o al massimo entro le prossime 48 ore. L’aggiornamento dei nuovi dati avverrà nelle prossime ore. il percorso è condiviso e vede attori le regioni, il cts, il ministero”. “Abbiamo classificato alcune Regioni a rischio alto ed altre a rischio moderato e su questa base ogni Regione ha condiviso questa valutazione” ha spiegato ancora il presidente dell’Iss.

“Il flusso delle informazioni su base settimanale – ha ribadito Brusaferro – viene generato nei servizi sanitari regionali, vengono dalle Asl, assemblati dalle Regioni e inviati all’Iss e ministero, questi vengono valutati secondo una dimensione di rischio. Questo viene fatto in stretta collaborazione tra i servizi regionali, Iss e Ministero. La cabina di regia è rappresentata da 3 rappresentanti della Conferenza Stato-Regioni. Il percorso è condiviso e vede attori le Regioni, l’Iss, il Cts e il ministero della Salute”.