Equazione migranti-terrorismo. Da Grillo a Salvini sagra della demagogia: e per la Santanché l’Islam è un nemico

Dopo l'uccisione di Anis Amri scatta l'equazione migranti-terrorismo. Da Grillo a Salvini festival della demagogia. E Santanchè la spara grossa.

Il cambio di registro era stato anticipato già da Alessandro Di Battista. Ora, dopo i fatti di Milano, la conferma, ufficiale, è arrivata proprio dal blog: tra le cose da fare subito, scrive Beppe Grillo, il rimpatrio immediato – “ a partire da oggi” – di tutti gli immigrati irregolari. E la sospensione del trattato di Schengen – con la chiusura immediata delle frontiere – in caso di attentati in Europa. L’attacco di Grillo è durissimo: “è folle che due agenti ordinari debbano essere messi a repentaglio e ritrovarsi ad avere a che fare con un terrorista ricercato da mezza Europa. Questo accade perchè la situazione migratoria è ormai fuori controllo”.

Un evidente cambio di passo, quello del Movimento, tanto che ad attaccare Grillo è stata Giorgia Meloni: “è anche grazie a M5S che siamo ridotto così: in tema di immigrazione avete sempre sostenuto le stesse tesi del governo, dall’abolizione del reato di immigrazione clandestina in poi. Fate mea culpa anche voi una volta tanto”, ha scritto. Certo è che quella pentastellata è ora una linea che, inevitabilmente, avvicina i 5 Stelle alla Lega. Prima di lui, infatti, aveva parlato Matteo Salvini: “Bisogna votare nel 2017, con primo punto del programma lo stop all’ingresso di qualsiasi tipo di immigrazione, fatti salvi donne e bambini che scappano dalle guerre”, ha detto il leader della Lega. “In Italia non deve più entrare uno spillo, dal 2017 su la cerniera”. A intervenire a gamba tesa anche Daniela Santanché: “Anis Amir inneggia alla vendetta in nome dei musulmani e contro i mangiatori di maiale. Parole più chiare di queste non esistono per spiegare come l’Islam sia il principale nemico da cui l’Occidente deve difendersi”.