L’eredità di Albertone. La Procura di Roma chiede tre anni per il factotum di Villa Sordi che raggirò la sorella del popolare attore romano

Secondo il pm il piano doveva portare Arturo Artadi ad avere piena gestione dell’intero patrimonio dell'attore

Tre anni e cinque mesi di carcere per Arturo Artadi, il factotum di villa Sordi accusato del raggiro milionario ai danni di Aurelia, la anziana sorella di Alberto Sordi. È la richiesta della Procura di Roma che ha chiesto 4 anni per il notaio Gabriele Sciumbata e l’avvocato Francesca Piccolella, due anni per l’altro avvocato Michele Farina e due anni e sei mesi per gli altri quattro dipendenti della casa che avrebbero partecipato al tentativo di impossessarsi di una fetta della ricchissima eredità dell’attore (una quinta dipendente è morta a processo in corso).

Secondo il pm sono loro la mente e gli autori materiali del progetto che doveva portare Artadi ad avere piena gestione dell’intero patrimonio, si parla di oltre 40 milioni di euro,  della signora Aurelia, e in questa ottica andrebbe letta una donazione di 2,3 milioni totali fatta al personale di servizio: una prova generale del successivo raggiro ma anche un modo per comprare da parte di Arturo il silenzio degli altri domestici.