Escherichia coli alla Riviera Romagnola, valori rientrati nella norma: perché era scattato l’allarme

Escherichia coli alla Riviera Romagnola: i valori relativi alla concentrazione del batterio in mare sono rientrati nella norma.

Escherichia coli alla Riviera Romagnola, valori rientrati nella norma: perché era scattato l’allarme

Escherichia coli alla Riviera Romagnola: i valori relativi alla concentrazione del batterio in mare sono rientrati nella norma. È stato, quindi, revocato il divieto alla balneazione precedentemente imposto.

Escherichia coli alla Riviera Romagnola, valori rientrati nella norma

Nella giornata di giovedì 28 luglio, in Emilia-Romagna, era scattato un allarme per la presenza di livelli eccessivi del batterio escherichia coli in mare. Per questo motivo, era stata temporaneamente sospesa la balneazione in 28 punti della Riviera Romagnola. Venerdì 29 luglio, poi, i nuovi campionamenti condotti hanno rivelato che i parametri sono rientrati nei limini e tutti i punti della costa emiliano-romagnola in cui erano state registrate le anomalie sono stati riaperti al pubblico.

Il rientro nei parametri delle concentrazioni di E. coli è stato annunciato dall’assessora regionale all’Ambiente, Irene Priolo, in occasione di una conferenza stampa.

L’allarme diffuso nella giornata di giovedì 28 aveva generato profonda preoccupazione sia tra la popolazione che tra i proprietari degli stabilimenti balneari per il timore che il divieto alla balneazione potesse protrarsi per tempi lunghi, danneggiando l’economia del periodo estivo.

Perché era scattato l’allarme

In merito all’accaduto, Arpae ha descritto la situazione come “anomale” e aveva dichiarato che “le ipotesi possibili sono rappresentate da un insieme di eccezionali condizioni meteorologiche che, sommandosi, possono aver avuto un effetto particolarmente impattante sulla composizione delle acque marine”.

Per i tecnici, infatti, le ipotesi per spiegare i risultati anomali e le elevate concentrazioni di escherichia coli alla riviera Romagnola sarebbero da ricondurre a un mix di condizioni meteorologiche, marine e idrologiche eccezionali registrate nella Regione.

A ogni modo, già nella serata di giovedì 28 luglio, le indagini condotte su campioni di acqua hanno cominciato a mostrare segnali di miglioramento. Il Comune di Cervia, ad esempio, aveva già provveduto a revocare lo stop temporaneo alla balneazione poiché i parametri del batterio erano rientrati nella norma.