Esercito e Aeronautica in prima linea per l’emergenza Coronavirus. Uomini e mezzi impegnati nel trasporto di materiali e attrezzature sanitarie

Per velocizzare la distribuzione di dispositivi sanitari, l’Esercito, ha messo immediatamente a disposizione del Governo e della Protezione Civile personale, elicotteri, mezzi terrestri e infrastrutture. “In particolare – fa sapere la forza armata – l’Esercito ha individuato alcune infrastrutture utili per lo stoccaggio e la successiva distribuzione nelle regioni del sud di materiali necessari alla lotta al Covid-19, i depositi individuati nelle città di Bari, Lamezia Terme, Palermo e Cagliari, insistono lungo le principati vie stradali e nelle vicinanze di porti e aeroporti con un grande valore strategico per la ricezione e l’invio dei dispositivi sanitari”.

L’Esercito, Inoltre, ha già predisposto un piano di trasporti aereo e terrestre da integrare alle esigenze della Protezione Civile e accelerare su tutte le aree del Paese la distribuzione dei materiali acquisiti e stoccati. Per il piano di trasporto sono stati approntati oltre 240 autocarri, tra cui 124 ACTL (Autocarro Tattico Logistico) e 115 APS (Autocarro a Pianale Scarrabile) questi ultimi dedicati al trasporto di containers; per quanto attiene al trasporto aereo l’aviazione dell’Esercito ha messo in campo 38 elicotteri di varia capacita di trasporto ( UH 205 A, RH 206 C, UH 90 A, CH 47 F, HH 412 A, MRH 109 A) e 5 velivoli ad ala fissa (UC 228 e VC 180) che voleranno sui cieli italiani dislocati su 12 differenti basi.

Le operazioni di trasporto dei materiali necessari per fronteggiare l’emergenza Coronavirus “sono già in corso, infatti in serata saranno ritirati presso gli aeroporti di Catania e Venezia dispositivi sanitari e di protezione individuale per la successiva distribuzione, mentre nei prossimi giorni i trasporti saranno effettuati dagli aeroporti di Milano, Torino, Verona, Bari, Lamezia Terme Catania e Cagliari”. L’Esercito, “da subito in prima linea nel contrasto all’espansione del virus, ha profuso il massimo impegno nel fronteggiare l’epidemia, fornendo personale sanitario in supporto agli ospedali civili, strutture specializzate per l’accoglimento dei malati, materiali, uomini e mezzi per il controllo del territorio e la gestione delle emergenze”.

Anche l’Aeronautica militare, come l’Esercito, è impegnata in prima linea per garantire i collegamenti aerei sia per il trasporto di malati sia per quanto riguarda le attrezzature sanitarie. Un C-130J della 46^ Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare è partito oggi da Fiumicino con destinazione Malpensa per trasferire circa 5 tonnellate di mascherine ed altro materiale sanitario destinato alle strutture ospedaliere del nord Italia. “Il volo – ha fatto sapere l’Aeronautica – rientra nell’ambito del piano di trasporti militari messi a disposizione dalla Difesa per velocizzare la distribuzione di materiale sanitario a favore della Protezione Civile. Con quello di oggi, sale a cinque il numero dei trasporti di materiale ed attrezzature sanitarie effettuati dai velivoli dell’Aeronautica Militare dall’inizio dell’emergenza CoVid19”.

“Sono tredici ad oggi, invece, – riferisce ancora l’Aeronautica – le missioni di trasporto effettuate dall’Aeronautica Militare per trasferire in sicurezza pazienti da un ospedale all’altro, alleviando così la pressione sui centri di cura del nord Italia in questo momento maggiormente interessati dal problema. Gli assetti e gli equipaggi sono in stato di allerta operativa, 24 ore su 24, pronti a partire in tempi strettissimi. Le attività vengono coordinate dal Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico (Ferrara), centro nevralgico della Forza Armata che attraverso il proprio Air Operation Center è deputato a ricevere e valutare le richieste che di volta in volta possono arrivare da ospedali, prefetture o, in questo caso in modo accentrato, dalla Protezione Civile, traducendo le stesse in ordini di missione per i reparti di volo designati”.