Eurocamera, Ilaria Salis salva per un solo voto: confermata l’immunità parlamentare. Ira delle destre che gridano allo scandalo

Il Parlamento europeo approva a scrutinio segreto la protezione all’eurodeputata di Avs. Ira del centrodestra europeo.

Eurocamera, Ilaria Salis salva per un solo voto: confermata l’immunità parlamentare. Ira delle destre che gridano allo scandalo

Con un voto sul filo del rasoio, il Parlamento europeo ha confermato l’immunità parlamentare all’eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), Ilaria Salis, respingendo così la richiesta avanzata dalle autorità ungheresi di sospendere la sua protezione. La decisione è arrivata a Strasburgo, dove la plenaria ha votato a scrutinio segreto: 306 voti a favore, 305 contrari e 17 astensioni. Un solo voto di scarto ha dunque evitato la revoca dell’immunità, salvando di fatto la deputata italiana.

Al termine della votazione, i colleghi dell’Eurocamera hanno accolto Salis con baci, abbracci e un mazzo di fiori, simbolo di un sostegno trasversale che ha trovato però il Parlamento profondamente diviso.

Poche ore prima del voto, Salis aveva scritto su X: “Oggi sarò in Aula, a testa alta, ad affrontare il verdetto del Parlamento europeo. Grazie per tutti i pensieri di affetto e solidarietà, valgono molto per me”. Un messaggio che lasciava trasparire la tensione della giornata e la consapevolezza di un voto incerto fino all’ultimo momento.

Da parte sua, il gruppo Avs aveva ribadito la propria contrarietà alla revoca dell’immunità, definendo la posizione un “atto di tutela dello Stato di diritto” nei confronti di un Paese, l’Ungheria, “che non lo rispetta”. Lo stesso Bas Eickhout, capogruppo dei Verdi, aveva anticipato che il voto sarebbe stato “sul filo di lana” e che tutto sarebbe dipeso dal comportamento dei gruppi del Ppe e dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr).

Eurocamera, Ilaria Salis salva per un solo voto: confermata l’immunità parlamentare. Ira delle destre che chiedevano la revoca

Ed è proprio dal centrodestra che sono arrivati gli attacchi più duri. Il leader della Lega, Matteo Salvini, aveva dichiarato poche ore prima del voto: “Vedremo oggi con il voto per salvare la poltrona alla Salis se qualcuno nel segreto dell’urna tradirà il centrodestra europeo”. Sulla stessa linea il presidente del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber, che aveva spiegato: “I nostri consiglieri giuridici ci hanno detto che è giusto revocare l’immunità a Salis perché il suo reato è stato commesso prima del mandato. Noi siamo per le regole, non bisogna politicizzare la questione”.

Duro anche l’eurodeputato popolare Adrián Vázquez Lázara, relatore della Commissione Affari Giuridici, secondo cui “votare a favore dell’immunità rappresenta una chiara violazione dello Stato di diritto”. Ha poi avvertito: “L’immunità non serve a proteggere gli eurodeputati dalla legge. Questo voto crea un pericoloso precedente”.

La vittoria di Salis, arrivata per un solo voto, conferma quanto la sua vicenda resti al centro di un profondo scontro politico europeo. Da un lato, chi invoca la difesa dei principi democratici e dei diritti fondamentali; dall’altro, chi accusa l’Eurocamera di aver oltrepassato le regole pur di proteggere una propria esponente.

Per ora, però, Ilaria Salis mantiene la sua immunità e potrà continuare il proprio mandato. Ma il voto di Strasburgo lascia aperta una frattura politica che promette di pesare ancora a lungo sugli equilibri dell’Eurocamera e del dibattito europeo sullo stato di diritto.