Europee, Salvini evita la sfida con Meloni: “Non mi candiderò, vorrei Vannacci in lista”

Matteo Salvini non si candiderà alle europee: nessuna sfida con Meloni, ma nelle liste della Lega vorrebbe il generale Vannacci.

Europee, Salvini evita la sfida con Meloni: “Non mi candiderò, vorrei Vannacci in lista”

Matteo Salvini non si candiderà alle elezioni europee, ma vorrebbe invece presentare nelle liste della Lega il generale Roberto Vannacci. Il vicepresidente del Consiglio e leader del Carroccio ha parlato delle europee a Quarta Repubblica, su Rete 4.

“Non mi candido alle elezioni europee, continuerò a fare il ministro”, afferma. Un messaggio che in qualche modo sembra rivolto anche alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che in questo periodo sta riflettendo sull’ipotesi di candidarsi alle europee per provare a conquistare più voti per il suo partito, Fratelli d’Italia. 

Salvini non si candida alle europee, ma vuole Vannacci in lista

Salvini, quindi, afferma di non essere intenzionato a candidarsi alle europee. Vorrebbe, invece, puntare sul generale Vannacci. Un’ipotesi di cui si parla ormai da tempo, da quando il generale è salito agli onori delle cronache con la pubblicazione del suo libro che ha suscitato polemiche per le sue posizioni. Lo stesso Vannacci, rispondendo all’Ansa, spiega che valuterà questa ipotesi di candidatura “a mente fredda: per il momento faccio il soldato”.

La decisione di Salvini di non candidarsi sembra arrivare in autonomia: in questi giorni né Meloni né il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, hanno comunicato decisioni in merito alla loro eventuale candidatura da capilista alle europee. L’impressione è che con questa mossa Salvini provi da una parte a non dare una sponda a Meloni (che potrebbe candidarsi nella speranza di far aumentare i consensi di Fdi) e dall’altra eviti un confronto che potrebbe diventare sempre più nazionale e meno europeo, in caso di candidatura di tutti i leader.

Il leader della Lega si difende sul caso Anas

Durante la trasmissione, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti si difende anche sul caso delle commesse Anas. A giudizio di Salvini, “una certa magistratura di sinistra, una certa stampa di sinistra, sta attaccando me. Perché attaccare la mia compagna, lasciatela lavorare”. Il ministro prosegue: “Non penso che all’Anas ci sia gente corruttibile e ogni mia scelta la faccio nell’interesse del Paese”.