Europee, si stringe sui posti per Bruxelles

Nonostante manchino ancora diversi mesi alle prossime elezioni europee all'orizzonte si stagliano già i primi nomi.

Europee, si stringe sui posti per Bruxelles

La Lega risponde al servizio della trasmissione Report che annuncia il generale Roberto Vannacci candidato alle prossime elezioni europee con il partito di Matteo Salvini addirittura con il beneficio di un paracadute da “due-trecentomila euro” nel caso di mancata elezione: “È totalmente falso, temiamo che la vostra fonte sia la stessa di tante altre inchieste fantasiose finite nel nulla, come i presunti finanziamenti russi”, fanno sapere da via Bellerio.

Nonostante manchino ancora diversi mesi alle prossime elezioni europee all’orizzonte si stagliano già i primi nomi

Durante la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci l’ex maresciallo Domenico Leggiero ha raccontato che una candidatura a Vannacci sarebbe stata offerta anche da Fratelli d’Italia per bocca del ministro alla Difesa Guido Crosetto (prima dell’uscita del discusso libro Il mondo al contrario). Crosetto ha seccamente negato. Di certo il generale nelle sue interviste lascia aperta la porta a una discesa in politica, annunciando che un’eventuale campagna elettorale sarebbe finanziata anche con i proventi del libro che è quinto nella classifica delle vendite nel 2023.

Nonostante manchino ancora diversi mesi alle prossime elezioni europee all’orizzonte si stagliano già i primi nomi. All’interno dei partiti le trattative per collocarsi sono già in corso ma gli equilibri sono delicati poiché l’appuntamento elettorale sarà il primo vero test per i partiti di maggioranza e dell’opposizione.

Renzi da rottamatore a riciclatore cerca Mastella e Cuffaro

A giocare d’anticipo per ora è stato Matteo Renzi che ha annunciato la sua presenza sotto il simbolo della lista Il Centro. “Non saremo soli”, aveva annunciato il segretario di Italia Viva, ma per ora a rispondere al suo appello sono davvero in pochi. Dopo essere stato rifiutato dall’ex alleato Carlo Calenda, Renzi ha puntato su Cateno De Luca (che ha declinato) e su +Europa (ma Emma Bonino continua a non fidarsi). Ad ora gli unici interlocutori sono Clemente Mastella e Totò Cuffaro. Da rottamatore a riciclatore. E qualcuno intorno a lui lascia capire che alla fine l’ex presidente del Consiglio potrebbe anche ritirarsi dalla corsa per evitare il tonfo.

Schlein spinge i sindaci: ipotesi staffetta De Caro-Emiliano. Ma circola anche il nome dell’ex premier Letta

Nel Pd circola con insistenza il nome di Enrico Letta, che potrebbe decidere di trasferirsi definitivamente a Bruxelles mentre l’altro ex segretario dem Nicola Zingaretti continua a smentire ogni voce. Quasi certi sono i sindaci dem al secondo mandato Dario Nardella, Antonio Decaro, Giorgio Gori e Matteo Ricci. Sul sindaco di Bari Decaro spira però una suggestione della segretaria Elly Schlein che vorrebbe il governatore pugliese Michele Emiliano come uomo di punta al Sud per le Europee con Decaro candidato presidente per la Puglia a elezioni anticipate nel 2024. Schlein punterà anche su candidature simboliche a lei vicine: dopo il no della giornalista Lucia Annunziata rimane sul tavolo il nome di Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency.

Al Sud ci sarebbe il giornalista Sandro Ruotolo mentre per la circoscrizione Isole (Sardegna e Sicilia) il timone della lista Pd sarà affidato a Pietro Bartolo, eurodeputato uscente e ex medico di Lampedusa, sostenuto da Demos e dalla comunità di Sant’Egidio. Tra gli uscenti ci riproveranno Pina Picierno, Brando Benifei e Camilla Laureti. In casa Movimento 5 Stelle lo stop al terzo mandato taglia fuori big della vecchia guardia, come Fabio Massimo Castaldo, Laura Ferrara e Tiziana Beghin. Circola ancora il nome di Marco Tarquinio, ex direttore di Avvenire. Piacerebbe Luisella Costamagna e potrebbe essere riproposta Donatella Bianchi, già candidata alla Regione Lazio.

Conte blinda l’ex numero uno di Inps Tridico, nel M5S si ragiona anche sul nome di Casalino

Quasi sicuro della candidatura dovrebbe essere l’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico, molto supportato dagli attivisti storici, mentre Rocco Casalino ci starebbe ancora pensando. Rimane in bilico, come in ogni recente elezione, il nome di Alessandro Di Battista ancora molto amato nello schieramento di Giuseppe Conte. Nel centrodestra alle scorse elezioni europee i vari leader si sono presentati tutti come capolista ma adesso, visti i ruoli di governo, questo sarebbe molto più complicato.

Giorgia Meloni e Matteo Salvini così non potrebbero sfruttare il loro brand per cercare di trainare le rispettive liste. All’interno di Fratelli d’Italia si starebbe pensando a una candidatura di Arianna Meloni, sorella della premier recentemente nominata responsabile della segreteria politica del partito. Qualche settimana fa l’Espresso indicava tra i papabili nel partito di Meloni anche Federico Palmaroli, noto al grande pubblico per Le più belle frasi di Osho. L’interessato ha smentito ma il gioco delle parti in questo momento prevede smentite per non farsi bruciare.

Nella Lega, oltre Vannacci, arla dell’ex governatore siciliano Raffaele Lombardo

Nella Lega – oltre all’incognita Vannacci – si parla dell’ex governatore siciliano Raffaele Lombardo nella circoscrizione Sud. A sinistra per ora Nichi Vendola, tornato alla politica attiva con Sinistra italiana, nega di volersi candidare alle prossime europee. Di sicuro ci sarà con una la lista pacifista di Michele Santoro, che potrebbe imbarcare il vignettista Vauro e il Capitano Ultimo.