Fai felice la cultura. Le Giornate di Primavera aprono i musei mai visti. Dal monoplano del 1911 in Libia alla sala d’aspetto con le svastiche di Mussolini

Sono oltre 8,5 milioni gli italiani che hanno partecipato negli anni scorsi le Giornate Fai di Primavera, la cui 24ª edizione è in programma nel weekend. Visitatori che conoscono bene le emozioni che si provano quando si aprono cancelli e portoni di parchi e musei dell’immenso patrimonio italiano culturale, storico, artistico e ambientale. In programma per le giornate del Fai di primavera di sabato e domenica ci sono oltre 900 visite straordinarie a contributo libero in 380 località in tutte le regioni d’Italia: è il più importante evento di piazza dedicato ai beni culturali. Settemila volontari Fai e 30mila ragazzi delle scuole apprendisti ciceroni apriranno al pubblico 270 luoghi di culto, 250 palazzi e ville, 30 borghi, 60 castelli e torri, 2 musei di importanza internazionale, 80 piccoli musei, archivi, biblioteche e ancora parchi, aree naturalistiche e archeologiche.

PORTONI APERTI – A Roma l’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio, sarà aperto dopo la lunga chiusura per lavori di restauro. Attrazione il monoplano che volò in Libia nel 1911 e i cimeli. E ancora le sale dedicate ai mezzi di comunicazione e la Villa del Sovrano Militare Ordine di Malta sull’Aventino, con gli interventi architettonici di Giovanni Battista Piranesi. A Napoli si potranno visitare le Catacombe di San Gaudioso, uno spazio unico, dove il barocco si mescola con le testimonianze paleocristiane. Qui alla fine del 1500 i frati Domenicani accolsero le sepolture di alcuni nobili: i loro crani, sede dell’anima, sono posti nelle pareti, mentre il corpo fu dipinto dal pittore Giovanni Balducci, anche lui lì sepolto. A Milano sarà eccezionalmente aperto il Padiglione Reale della Stazione Centrale, inaugurato nel 1931, per accogliere la famiglia reale, gioiello nascosto e raramente visitabile che nel 2007 è tornato all’antico splendore grazie a un’importante opera di restauro. Tra le curiosità, anche la sala d’aspetto della stazione dove Mussolini, in previsione dell’incontro con Hitler, aveva fatto montare un parquet decorato da svastiche. Sempre a Milano si avrà la possibilità di visitare in anteprima il cantiere che ospita l’opera di Michelangelo Pistoletto “La Mela reintegrata”, che verrà inaugurata lunedì. A Venezia, andando sull’isola di San Giorgio Maggiore si potrà visitare il Teatro Verde della Fondazione Cini, chiuso da anni. Inaugurato nel 1954, è un anfiteatro con gradoni di pietra e ha ospitato le più importanti compagnie di ballo e di teatro del mondo. A Matera si andrà alla scoperta della Chiesa di Santa Maria della Valle: chiusa al pubblico da moltissimi anni, è la più grande chiesa rupestre della città. Mentre a La Spezia sarà aperto il Deposito rotabili storici di Fondazione FS Italiane, costruito nel 1936, un’area vastissima dove sono conservati rotabili in perfetto stato che hanno fatto la storia della ferrovia. Ad Aosta si potrà visitare in esclusiva, prima dell’apertura ufficiale in programma nei prossimi mesi, l’Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans: riportata alla luce nel 1969 ma mai aperta al pubblico.