Faro dell’Oms sull’Italia. Ma la vera incognita è il resto dei Paesi Ue. Arriva la task force Coronavirus. Dubbi sulla profilassi in Europa

L’Organizzazione mondiale della sanità ha già dichiarato il Coronavirus Covid-19 un’emergenza sanitaria di interesse internazionale e se per il momento non stiamo assistendo ad una diffusione fuori controllo del virus a livello globale e a decessi su ampia scala, potrebbe comunque sicuramente avere un potenziale pandemico. A dichiararlo nelle scorse ore è stato il capo dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, che si è anche detto molto preoccupato l’improvviso aumento di casi di Coronavirus in Italia, Iran e Corea tant’è che è in arrivo un team di esperti per collaborare con le autorità italiane e “valutare la situazione”.

Nel constatare che dopo settimane di allarme l’Oms abbia battuto un colpo, ben venga pure l’invio della task force, che magari potrà chiarire se il picco di contagi diagnosticati in Italia dipenda dalla serietà dei controlli disposti nel nostro Paese – come peraltro riconosciuto anche dalla Commissaria europea per la salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides – e rassicurarci che nel resto d’Europa stiano facendo altrettanto poiché appare quantomeno statisticamente bizzarro che vi sia una concentrazione così elevata di casi diagnosticati in Italia quando altri paesi europei, come la Francia e la Germania, vantano comunità cinesi molto più numerose e scambi commerciali non meno intensi dei nostri con la terra del Dragone.

Aspettiamo dunque risposte dall’Oms. Intanto il ministro alla Salute Roberto Speranza ha nominato Walter Ricciardi (nella foto), ex presidente dell’Istituto superiore di sanità e membro del comitato esecutivo dell’Oms, come consigliere per le relazioni dell’Italia con gli organismi sanitari internazionali. Ricciardi è già arrivato al ministero per lavorare con gli altri tecnici che si stanno occupando dell’emergenza Coronavirus. “È importante tenere una unica linea di comando sotto il ministero alla Salute, che dia indicazioni chiare a tutto il territorio nazionale”, ha spiegato l’ordinario di Igiene del Gemelli, sulla stessa linea del ministro che ha ribadito come “Sia indispensabile che ci sia un solo centro per la gestione dell’emergenza in cui siano pienamente coinvolte tutte le regioni e con la guida del nostro coordinamento scientifico. Non servono scelte unilaterali di singoli territori”.

In realtà, mentre tutti gli esponenti politici hanno accolto l’invito del capo dello Stato alla calma e ad abbassare i toni, il leader della Lega Matteo Salvini non solo ha ricominciato a bombardare il governo, rompendo di fatto, e da solo, il clima di unità nazionale ma una delegazione composta da parlamentari e consiglieri regionali toscani della Lega ha presentato negli uffici della Procura un esposto nei confronti del presidente della Regione Enrico Rossi “per non aver tempestivamente adottato un corretto ed adeguato sistema di prevenzione al fine di tutelare la salute delle persone presentiin Toscana “La situazione è stata gestita in modo superficiale – ha dichiarato il senatore del Carroccio Manuel Vescovi – Non è una questione di nazionalità, vogliamo tutelare tutti, e si potevano, con 2500 persone di ritorno dalla Cina fare controlli più approfonditi. La sanità pubblica non ha un colore politico”.

La quarantena obbligatoria, secondo i firmatari del documento, sarebbe stata un provvedimento opportuno da adottare. Nell’esposto si chiede anche che venga effettuata un’indagine per verificare se esista un’ipotesi di reato sul termine “fascioleghisti” utilizzato da Rossi in un post sui social. “Com’è possibile collegare il Coronavirus al fascismo? Vogliamo certezze, non dobbiamo creare allarmismo” ha spiegato la consigliera regionale toscana della Lega Elisa Montemagni.