Fase 2, in Abruzzo un’ordinanza contraddice l’altra. I sovranisti varano sei provvedimenti e creano il caos in Regione

Da Regione dei parchi a jungla delle ordinanze, in Abruzzo la confusione regna sovrana nella fase2 della pandemia Covid19. Tanti provvedimenti in contrasto tra loro che rallentano persino la riapertura del più grande cantiere d’Europa, all’Aquila, rinviata anche a causa delle ingarbugliate disposizioni sovraniste. “è inaccettabile che il centrodestra, alla guida di Regione e Comuni, si affidi esclusivamente alla capacità di discernimento delle persone già in difficoltà per il numero elevato di ordinanze in contrasto”, sostiene il Movimento 5 Stelle abruzzese commentando le 6 ordinanze, definite “disordinanze”, prodotte i questi giorni dalla giunta sovranista, guidata dal governatore Marco Marsilio.

“La n.50 circolava su WhatsApp in una versione diversa da quella pubblicata – spiega il capogruppo M5S in Regione Sara Marcozzi – A questa sono state tolte le aperture di esercizi per la festa della mamma e le feste patronali nei Comuni di Bellante (Te) e Ortona (Ch). Punti recuperati nella notte con la (dis)ordinanza 52” di nuovo corretta. Poi la numero 51 per gli spostamenti nei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore mentre il governo chiede di aspettare almeno il 18 maggio e, come nel gioco della Tombola, si va avanti sino all’ordinanza 54. Provvedimenti contrastanti, spiega Marcozzi: ”Senza rendere pubblico l’indice di contagiosità (R0), senza un piano chiaro per la fase2, senza sapere come fare tamponi a tappeto e tempi certi sulle risposte, senza un’idea su come effettuare il maggior numero di test sierologici – ironizza la 5 stelle – Cari Abruzzesi che attendete l’esito del tampone da tanti giorni, siete dei calunniatori. Il presidente Marsilio assicura il risultato entro 12 ore dal prelievo! E allora esigetelo entro le ore 21 di questa sera!”.

In aperta polemica con la Regione i medici di base che sono gli unici in Italia a non poter prescrivere un farmaco, l’idrossiclorotina, che sembra d’aiuto nel contrasto al virus, nonostante il via libera dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), la Regione comunque si riserva ancora di decidere. è il caos e la risalita della curva dei contagi (l’altro ieri 32 e ieri 4) dà ragione a chi chiede precauzione e meno confusione. Tra i sovranisti abruzzesi c’è troppa paura di prendere una decisione e l’indecisione porta all’assenza di un minimo di regole certe.