La procura di Civitavecchia per il caso del tentato furto del profumo Chance di Chanel al Duty Free 25 dell’aeroporto di Fiumicino, che vede coinvolto il deputato del Pd, Piero Fassino, potrebbe chiedere al Gip l’archiviazione per “particolare tenuità del fatto”.
Piero Fassino è indagato a Civitavecchia per il tentato furto avvenuto il 15 aprile scorso al Duty free dello scalo romano di Fiumicino
Piero Fassino è, infatti, indagato a Civitavecchia per tentato furto per l’episodio avvenuto il 15 aprile scorso all’interno del Duty free dello scalo romano di Fiumicino, fatto ripreso dalle telecamere di sorveglianza e confermato anche dal personale dello stesso punto vendita da cui il deputato del Pd si era allontanato senza pagare una confezione di profumo Chanel.
Il parere dell’avvocato: “Se dovesse ricascarci subentrerebbe la reiterazione del reato”
“Non c’è aggravante, perché non c’è stato danneggiamento o destrezza. Anzi, il suo avvocato potrebbe chiedere anche il tentato furto, perché non ha avuto il possesso del bene rubato uti dominus, Fassino infatti è sempre stato monitorato dalle telecamere”, ha detto al Fatto Quotidiano l’avvocato Daniele Francesco Lelli. “Solitamente queste indagini – la polizia ha depositato anche 5 video ritraenti i fatti del 15 aprile – sfociano alla svelta nella nuova udienza predibattimentale, come previsto dalla riforma Cartabia. In tal caso – aggiunge l’avvocato Lelli -, il giudice potrebbe optare per un’assoluzione per tenuità del fatto, ai sensi dell’articolo 131 bis del codice penale. Se dovesse ricascarci subentrerebbe la reiterazione del reato. E Fassino rischierebbe un’incolpazione con recidiva”.