La favoletta del rischio Italia. Società in fila per quotarsi. Dopo Nexi anche Sia si prepara a Piazza Affari. Un’operazione da almeno un miliardo

In Borsa cresce la voglia di quotarsi e l’interesse degli investitori

Lo spread resta sopra i 250 punti, le società di rating tengono il sistema Italia sotto i riflettori, i dati macro economici sono stabilmente negativi. Ma chissà come mai in Borsa cresce la voglia di quotarsi e l’interesse degli investitori. tanto che dopo l’annuncio dell’Ipo di Nexi, prevista entro aprile e che l’Ad di Borsa Italiana Raffaele Jerusalmi prevede tra le tre maggiori operazioni del 2019 in tutta Europa, prende corpo un’altra super quotazione da un miliardo per Sia. A parlarne è stato ieri l’amministratore delegato del gruppo leader europeo nella nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici per le banche e i pagamenti, Nicola Cordone, nel corso della presentazione del piano al 2021.

Il progetto di quotazione – ha detto senza fare previsioni sui tempi – è all’esame dei soci. Il manager ha spiegato che l’ammontare deriverebbe, in parte, da un aumento di capitale contestuale alla quotazione e, in parte, dalla cessione di quote attualmente nelle mani dei soci, tra cui spiccano la Cassa Depositi e Prestiti attraverso il Fondo F2I, Banca Intesa, Unicredit, Banco Bpm, Mediolanume e Deutsche Bank. La quotazione dunque – secondo Cordone – consentirebbe un ulteriore salto dimensionale attraverso acquisizioni, oltre a quello che Sia può raggiungere con le 2 operazioni a cui già lavora. Cordone ha sottolineato che Sia può investire in queste operazioni autonomamente fino a circa 500 milioni di euro. le acquisizioni sulle quali il gruppo è in short List sono in Portogallo e una in Austria.

Sia opera nei servizi tecnologici dedicati alle istituzioni finanziarie, Banche centrali, imprese e Pubbliche amministrazioni, nelle aree dei pagamenti, della monetica, dei servizi di rete e dei mercati dei capitali. Servizi erogati in oltre 50 Paesi, anche attraverso società controllate in Austria, Croazia, Germania, Grecia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Ungheria e Sudafrica. La società ha inoltre filiali in Belgio e Olanda e uffici di rappresentanza in Inghilterra e Polonia.

Mentre proprio ieri sull’Aim di Piazza Affari partiva col botto l’Ipo di Neosperience (+38%) è sfumata l’ipotesi di quotazione per il colosso della moda Valentino. Segni che comunque confermano la ritrovata voglia di finanziarsi in Borsa, ormai estesa ai settori più disparati. Tra questi anche l’editoria, con la pre-ammissione della Società Editoriale Il Fatto (editrice del Fatto quotidiano) che intende offrire circa il 25% del proprio capitale a un prezzo compreso tra 0,72 e 0,88 euro ad azione.