Festa del 25 aprile, celebrazioni con Napolitano

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha deposto una corona d’alloro al sacello del Milite Ignoto, all’altare della Patria, nell’ambito delle celebrazioni del sessantanovesimo anniversario della Liberazione dal Nazifascimo.

Alla cerimonia ha partecipato il presidente del consiglio Matteo Renzi, il presidente del Senato, Pietro Grasso e il vice presidente della Camera, Roberto Giachetti. Presenti inoltre il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il sindaco di Roma Ignazio Marino, il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, il prefetto Giuseppe Pecoraro e il questore Massimo Maria Mazza.

Breve colloquio tra il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il presidente del consiglio Matteo Renzi, a margine della cerimonia per il sessantanovesimo anniversario della Liberazione. Il Capo dello Stato ha parlato al presidente del consiglio che ha annuito a lungo. Renzi, al termine del colloquio con Napolitabo, si è intrattenuto anche con Roberto Giachetti, vice presidente della Camera, autore ieri della lettera con la quale invitava il premier a valutare l’ipotesi di tornare alle urne

«Viva l’Italia libera»aveva scritto di prima mattina il premier Matteo Renzi in un tweet. «Un grazie – aggiunge Renzi – ai ribelli di allora. Scorrono i loro nomi: Silvano, Eda, Giorgio, Liliana, Elia e tanti altri. Viva l’Italia libera #unamattina».

Attimi di tensioni alla partenza del corteo dell’Anpi di Roma per il 25 Aprile, al Colosseo. Alcuni manifestanti che esponevano la bandiera israeliana sono quasi venuti alle mani con altri schierati dietro una bandiera palestinese. Alcuni carabinieri si sono frapposti tra i due gruppi impedendo il contatto. «Se c’è una bandiera palestinese non parte il corteo», ha urlato un manifestante. «Andiamo, la festa è nostra, viva il 25 aprile!», ha invece esortato il presidente degli ebrei romani Riccardo Pacifici.